E’ stato candidato allo Strega 2018 dalla casa editrice Tuniè e presentato dall’Amico della Domenica Filippo La Porta. E’ "Tabù", l’ultimo romanzo di Giordano Teodoldi, romanzo complesso di un autore complesso che in più di 300 pagine (361 per l’esattezza), sfonda le pareti del tabù, osa l’inosabile, accompagna il lettore in una narrazione dagli intrecci intricati alla scoperta di personaggi e di storie che altro non sono che un mezzo per leggersi dentro e superare i propri confini etici. “Non desiderare la donna d’altri” è il tabù da violare, che è ancor più invalicabile perché la donna in questione, Emilia, è la moglie del miglior amico del protagonista, Piero. Al desiderio segue il compimento del tradimento e da questo la voglia di indagare le conseguenze e i percorsi nel mondo dell’amorale o di ciò che così viene percepito. "Tabù", dunque, diventa narrazione di narrazioni, parla della storia di Emilia, ma anche di altro, di una comune dove tutto è concesso e tutto è possibile, della storia di Dolly, una delle sue amanti che ha un rapporto parallelo con Marco (che diventerà anche coinquilino di Piero), di Barbara che di questo strano mondo comunitario vorrebbe fare uno studio e che finirà per rimanerne invischiate, di Eusebio, un prete che metterà in discussione se stesso raccontando di Piero, di figli desiderati, di figlie capitate ed ogni passo sarà pretesto per abbattere il muro del tabù. Un libro, forte, potente, dal ritmo serrato, dal continuo intrecciarsi di eventi che nonostante la lunghezza prende l’anima del lettore, lo accompagna (anche se a tratti con difficoltà per la complessità della trama) nella ricerca “dell’oltre il tabù”, che è capace di parlare di bambini ad una recita e di morti, di malattie e di guarigione con l’utilizzo di una lingua particolare, ricercata con molteplici riferimenti “colti” così come particolare è la strutture del testo che è diviso in cinque parti. Difficile, se non impossibile, riassumere il testo che va letto con attenzione, ma che di certo riuscirà a conquistare i lettori.
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