E’ un libro che ha al centro la vita di una gatta catapultata dal luogo di nascita nella casa dei nuovi padroncini. Un racconto molto particolare questo di Lodovica San Guedoro, “Le memorie di una gatta” edito da Felix Krull, che rende umano un animale. Tante le avventure, l’arrivo di Pio, l’incontro-scontro con il gatto rosso, la scoperta del gusto per la caccia (non sempre gradita alla sua padroncina). Una gatta dai difetti umani, ma carica di saggezza, che osserva il mondo e va avanti nelle nuove scoperte. Ha voglia di conoscenza e ogni novità diventa per lei una scoperta avventurosa. Affronterà il mistero del bosco e quel che nasconde la valle dei grilli, un cambio di abitazione, l’arrivo a Roma e tante nuove avventure. A volte ha le idee un po’ confuse, ma si sa il mondo degli umani è davvero tanto strano! Ama la letteratura come la sua padroncina che, guarda un po’, i libri li scrive e ne legge tanti . “Tra i modelli letterari di mia madre – si legge a pag 107 - potrei menzionare Théophile Gautier, l'autore di Mademoisellede Maupin e de Il capitan Fracassa, ma anche Thomas Mann, il cui ultimo romanzo, benché non finito,entusiasmò tanto entrambi i miei genitori da indurli a chiamare la casa editrice da loro fondata: FelixKrull Editore. Il che è – non trovate? – un'idea che potevano avere solo loro”. E’ affascinata dalla sua stessa storia anche se della sua infanzia ricorda molto poco pur essendo certa di avere avuto nobili natali, insomma è una gatta davvero speciale felice di essere tanto coccolata.
Le memorie di una gatta di Lodovica San Guedoro Editore: Felix Krull Editore Prezzo: € 17,56 Pagine: 288 Data d’uscita: ottobre 2018
Dall’epilogo de “Le memorie di una gatta”: E fu così, cari lettori, che una micia campagnola si fece cittadina, fu così che, strappata da Pietrafitta e dalla Valle dei Grilli, dovette rinunciare all'ebbrezza delle cacce nei prati felici e nei boschi silenti, alla beatitudine delle sieste sotto parasoli di foglie di zucca, alla contem-plazione dei sereni chiari di luna dai muretti di pietra, ai cipressi aguzzi e alle statue danzan-ti, alle dolci brezze delle sere estive, alle lucertole smeraldine, agli uccellini variopinti, ai sani topolini e conobbe Roma ... E, poco dopo, spinta oltre le Alpi, nella terra dei Cimbri e dei Teutoni, le capitò, a questa gatta, di conoscere persino le fredde aurore e le notti gelate, il ghiaccio molto più temibile nei cuori e nei volti delle persone, strane davvero, a quelle latitudini ... Tutto a causa della Letteratura, dei libri, pensate un po', un gatto ...
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