Che il Conservatorio Nicola Sala sia una istituzione vitale lo confermano gli innumerevoli eventi che è capace di organizzare, che sia ente aperto al territorio, è continuamente confermato dalla possibilità di partecipare e sempre a titolo gratuito ai concerti che periodicamente vengono proposti.
Anche questo autunno è ricco di iniziative e tra le tante attività ha visto anche l'avvio della seconda edizione dell'Autunno Chitarristico, un Festival ideato e curato dal Maestro Piero Viti che ne è anche direttore artistico e che raccoglie una serie di iniziative di grande valore culturale.
"Autunno chitarristico - ha spiegato il Maestro Viti nel corso di una intervista - è una rassegna dedicata alla chitarra. Nasce dall'idea di creare un polo di aggregazione attorno a questo strumento, non solo come attività didattica attraverso masterclass con noti chitarristi, ma soprattutto come evento che possa essere capace di aggregare i diversi conservatori, a cominciare da quelli più vicini a Benevento, e i diversi maestri. La parte didattica, che oltre le masterclass prevede incontri, convegni su diversi temi da quello storico a quello archeologico, va a coniugarsi ad una serie di 'spettacoli. Ogni sera abbiamo avuto, infatti, uno 'spazio giovani' in cui abbiamo dato al possibilità ai nostri ragazzi, anche a quelli segnalati dagli altri conservatori, di esibirsi, provando la gioia di calcare un palco. Alla loro esibizione è seguita poi quella del maestro di gran nome'.
Si sono così alternati per le quattro conferenze, le sette masterclass e per gli spettacoli, chitarristi di gran nome, molto conosciuti sulla scena chitarristica italiana ed internazionale come Ugo Di Giovanni, Mario Fragnito, Paolo Lambiase, Piero Viti, Arturo Tallini, Gianluigi Giglio, Nello Alessi, Lucio Matarazzo, Stefano Magliaro, Edoardo Catemario, Mario Torta, Enzo Amato, Antonio Mascolo e con loro tantissimi giovani alle loro prime esperienze.
Proprio a proposito delle masterclass queste hanno toccato i vari aspetti relativi alla chitarra nei diversi periodi storici della letteratura strumentale, dalla musica antica a quella contemporanea, dal repertorio dell’800 all’improvvisazione sulla chitarra classica.
All’interno della rassegna si sono svolti, inoltre, anche gli ultimi due incontri de “Musica d’insieme per chitarra”, evoluzione della masterclass specifica per duo conclusa lo scorso luglio, condotta magistralmente dal trentennale duo Paolo Lambiase – Piero Viti.
Ieri, il penultimo appuntamento ( la rassegna si concluderà infatti il prossimo 9 novembre), per l'intera giornata è stato possibile visitare l'esposizione di strumenti della collezione Magliaro, opera dei massimi liutai ottocenteschi, tra cui Gennaro Fabbricatore, Antonio Guadagnini e Louis Panormo.
Dopo le masterclass tenute dal maestro Edoardo Catemario e del maestro Stefano Magliaro, nel pomeriggio, si è tenuto il secondo convegno dedicato a Ferdinando Cerulli ed è stata l’occasione per presentare in concerto numerosi suoi lavori inediti, tra cui alcuni duetti manoscritti recentemente riportati alla luce grazie alle ricerche di Filomena Formato, neolaureata al II livello nel Conservatorio Nicola Sala, ed eseguiti, in assoluta anteprima, dal Duo Rosarmonica, composto con la chitarrista Rossella De Ioanni.
Inoltre sono stati proposti i ’Sei Duetti per Arpa e Chitarra’, unica opera ottocentesca per questa particolare formazione, creduta persa e ritrovata grazie alle ricerche condotte da Piero Viti.
I lavori saranno eseguiti dallo stesso Viti in duo con l’arpista cagliaritana Paloma Tironi.
“Si tratta di un'unica iniziativa stabile a livello internazionale dedicata al grande musicista napoletano dell'800, purtroppo non ancora molto conosciuto “ ha spiegato il maestro Viti.
"E' questa un'occasione unica offerta dal Conservatorio Nicola Sala che offre la possibilità di fare ricerca, di fare studi approfonditi - per il direttore Maria Gabriella Della Sala - Condizione essenziale per la diffusione delle idee è certamente la capacità dei nostri docenti di superare gli individualismi e mettere in rete i saperi. Per troppo tempo i Conservatori sono stati richiusi in se stessi, è ora che le potenzialità di ognuno vengano messe, appunto, in rete per puntare ad una efficace ricerca che significa occasione di crescita".
Prossimo appuntamento il 9 novembre, alle 18.00, con il concerto del duo Lambiase –Viti.
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