E' stata un'iniziativa spontanea nata grazie a Benevento Città Racconta sull'onda emozionale dei fatti di Brindisi e che oggi ha voluto testimoniare la presenza della società civile di Benevento nel ricordo di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta a 20 anni dalla strage.
Era stato chiesto di non portare bandiere e simboli di appartenenza perchè doveva esserci la presenza di persone e non di sigle o partiti e così è stato ed hanno partecipato singoli cittadini e associazioni tutti in silenzio lungo corso Garibaldi .
Tantissimi i giovani e giovanissimi perchè da loro è partita l'idea e tanti anche gli adulti e tra questi i professori che nel corteo hanno incontrato i loro ragazzi e a loro si sono uniti nel ricordo e soprattutto nella speranza, mentre in silenzio si sfilava reggendo immagini di Falcone e Borsellino e di tanto in tanto, tra la folla, una voce si alzava a leggere le frasi ormai storiche che hanno reso immortale il pensiero di quei giudici trucidati perchè troppo vicini alla verità.
Poi, in piazza federico Torre, il momento del confronto e lo spazio alle parole dei più giovani che hanno ricordato , ma hanno anche insegnato a noi adulti, che dalla mafia ci si può liberare, che ora tocca a loro sperare in un futuro
di libertà, che bisogna iniziare a ragionare in termini di legalità .
Hanno chiesto ai professori presenti di insegnare loro a diventare uomini capaci di affrontare il domani con senso di uguaglianza e giustizia e i professori erano lì e si sono emozionati come tutti perchè davvero come più di uno ha detto " questi sono ragazzi che non erano nemmeno nati all'epoca dei fatti e sono quelli ai quali abbiamo dato in eredità un presente incerto e un futuro nel quale è difficile sperare"
Qualcun altro tra gli adulti, senza fare i nomi perchè come richiesto dagli organizzatori, stasera nessuno aveva cariche nè ruoli definiti, ha detto " apparteniamo ad una generazione che ha fallito e si è lasciata andare, ora ci spetta il dovere di aiutare i ragazzi a crescere nella legalità"
Legalità che non è parola astratta, ma diventa concreta a cominciare dai piccoli gesti del quotidiano, dalla denuncia "di chi parcheggia in doppia fila o di chi sversa immondizia senza rispetto per gli altri", legalità che nasce dal rispetto per l'altro.
"Da grande vorrei diventare un funzionario dello stato - ha detto uno dei ragazzi - e sono sicuro che mi comporterò come doverebbe ogni cittadino, con corettezza e giustizia"
"Falcone e Borsellino credevano nei giovani e nelle loro capacità di affrontare il futuro- ha detto una ragazza -
quando moririono i mafiosi festeggiarono, io spero che presto noi tutti possiamo festeggiare la morte della mafia"
A pochi minuti dalla fine della manifestazione, su facebook dove il momento era nato , erano già apparsi i primi
commenti, eccone alcuni:
La cosa bella di questa manifestazione è che oggi lì eravamo in tanti, tutti con le nostre idee e con le nostre
speranze, ma senza le nostre ideologie. Non ci siamo soffermati sulla nostra appartenenza politica, ma su quelle
che sono le nostre idee per porre fine al fenomeno mafioso, ricordando un vero Uomo di Stato come Giovanni
Falcone. Sono felice di appartenere ad una generazione che, al di là di quello che si dice, è pronta a scendere in
piazza per confrontarsi !!!
Un ringraziamento a tutti, finalmente Benevento ha dato la sua risposta senza essere spinti da partiti o sindacati!
Nel nostro corteo c'era di tutto, destra, sinistra, cattolici, atei, c'era BENEVENTO!!
Grazie per averci fornito la possibilità di riflettere sulla impellente necessità di legalità e lealtà per dare avvio al processo di crescita sociale.
Questi sono i nostri ragazzi, persone semplici dal cuore grande che sperano di riuscire a acambiare le cose , non hanno perso la voglia di farlo, nonostante la brutta eredità lasciata loro dalla generazione precedenti e se quesrti ragazzi hanno così tanta voglia di lottare, allora, forse, non tutto è perduto e anche il mondo degli adulti potrà ritrovare la speranza.
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