Le “Riflessioni” di chi non si definisce un poeta, ma che fa delle proprie sensazioni, mezzo di catarsi attraverso il verso sciolto e libero da condizionamenti, questo al centro dell’incontro promosso dalla nostra testata che ieri ha visto una folta presenza di partecipanti presso la sede del centro “La casa nel Sole”.
“Mi sento particolarmente legata a questo posto - ci ha confidato Maria Grazia Nazzaro - e all’associazione che si occupa di disagio giovanile e alla quale ho aderito fin dal 1993. Per questo ho deciso di devolvere il 30% del ricavato della vendita dei libri a chi, come il presidente, Padre Vittorio Balzerano, da anni si occupa di problemi sociali cercando di risolvere le situazioni di disagio”.
All’incontro, moderato da Elide Apice, hanno partecipato lo stesso padre Balzerano e Maria Paola Bianchini protagonista del video che, con le letture di alcune delle liriche, accompagnava il momento di incontro culturale. ”Sono versi brevi, pensieri sparsi nel tempi, piccoli inni alla bellezza del quotidiano, afflato di affetti e sentimenti che si rinnovano costantemente scandendo lo scorrere dell’esistenza”, così Maria Paola nel considerare che la lettura delle poesie le aveva illuminato l’anima.
Per Padre Vittorio Balzerano “leggendo i suoi versi ho trovato una persona adulta dal cuore adolescente, nelle sue emozioni c’è sempre un po’ di tristezza e qualche nota di nostalgia. Merito dell’autrice è la capacità di invitare a leggere le emozioni tra le righe dei suoi scritti”.
Quale è il tuo infinito? È stato chiesto all’autrice che, insegnante di matematica ha ironicamente citato una delle formule matematiche per poi rispondere “ E’ sempre associato all’idea della vastità del mare”.
Il libro, di facile e piacevole lettura, invita alla riflessione, appunto, senza retorica, sulla vita, quella stessa vita che è costretta “a rientrare nei campi di guerra, ad occuparsi di tutto meno che di se stessa”,c’è sempre speranza nelle sue parole e lo si legge nell’ultima lirica quella in cui l’autrice dice “ speranza che è parola, che è risata, nascita di un bimbo, uno strano desiderio …”
Ultimo momento per la lettura da parte del professore Capobiano, della recensione di Giuseppe La Salandra che ha descritto il libro come un insieme di “componimenti brevi, in versi sciolti il cui ritmo è dato da versi che sono lampi di luce soffusa, la più adatta a condividere ‘ riflessioni’.
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