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“Monti Dauni, la Puglia che non conosci”: alla scoperta dei borghi pugliesi
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lun 27-11-2017 15:23, n.10537 - letto 11139 volte

“Monti Dauni, la Puglia che non conosci”: alla scoperta dei borghi pugliesi

Tra le antiche suggestioni di Troia e Pietramontecorvino

di Elide Apice
sfoglia l'album delle foto   


Confesso che non conoscevo se non per sentito dire i Borghi (29 di cui 11 premiati dalla bandiera arancione Toruing Club) che improvvisamente e per una casualità di quelle che sono il sale della vita mi si sono presentati.
Il Fai – Fondo Ambiente Italiano è stato infatti invitato dall’A.c.t! Monti Dauni a visitare un paio dei suddetti Borghi e l’allettante offerta di partecipazione alle spese grazie a Fondazione Puglia e Fondazione Monti Uniti di Puglia ha fatto il resto.
Curiosità, voglia di scoprire il nuovo che è, in realtà, solo poco noto ed è partita le macchina organizzativa che grazie all’organizzazione dell’agenzia di viaggi Rotolando verso Sud, ha spinto un gruppo di beneventani ad incamminarsi verso la Puglia.
Splendida l’accoglienza del presidente l’A.c.t.! Monti Dauni, Giusepe Beccia, e ancora più splendida la bellezza dei luoghi.
Troia, visitata in una mattinata alla ricerca di bellezza a partire dalla Porta Canfora per passare alla visita alla Cattedrale romanica e al Museo del tesoro della Cattedrale con l’annesso Museo Ecclesiastico Diocesano e infine passeggiare lungo l’antica via Francigena alla ricerca di scorci di panorama, di vicoli stretti in cui si respira il glorioso passato.
Naturalmente, la sosta per il caffè che ci ha fatto scoprire alcune delle specialità del luogo, oltre il famoso pasticciotto pugliese, il meno noto, ma affascinante già dal nome “Passionata”, dolce tipico che deve il suo nome alla passione di Cristo.
Pausa pranzo in un’altra eccellenza del luogo “SKantinato Cinquantotto”, bibliocaffè, ma anchegastronomia e libreria dotata di migliaia di volumi confluiti in una biblioteca privata, ma aperta al pubblico.
Il pomeriggio, nonostante il vento inclemente e gelido, alla scoperta di un altro borgo, Pietramontecorvino dalla splendida cattedarle, pochissime anime ad abitarlo, arroccato intorno al vecchio castello interamente recuperato e gestito da volontari.
Meraviglia tra le meraviglie le scale in cristallo a mozzare il fiato in nuove prospettive e una imponente scala a chiocciola accanto all’antica scala lignea che nonostante i suoi oltre mille anni di vita è ancora fruibile.
“Monti Dauni, la Puglia che non conosci” il titolo di questa mirabile iniziativa di incoming turistico improntato a scelte decisamente vincenti e i complimenti sono d'obbligo per tutti i volontari appassionati della propria terra.