L'Auditorium Giovanni Paolo II gremito in ogni ordine di posti per i due concerti- lezione con ‘I Musicalia’, questo è quanto successo stamattina per l'iniziativa promossa dalla Società Dante Alighieri e dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose e rivolta agli studenti e la cosa bellissima è stata che tutti i ragazzi presenti, adolescenti come tanti altri, si sono fatti coinvolgere dai ritmi delle tarante e delle villanelle fino ad alzarsi e a battere ritmicamente le mani come in un concerto di uno dei loro idoli.
Bellissimo colpo d'occhio sulla platea acclamante a fine di un'ora di lezione-concerto tenuto da Amerigo e Marcello Ciervo, ‘I Musicalia’, che dalla fine degli anni '70 si sono interessati alla ricerca delle tradizioni musicali del Sannio beneventano trasmettendo nel tempo la loro passione ad altri membri della famiglia entrati a far parte de ‘La bottega di famiglia'.
Nel nome il senso della ricerca che è coniugare la musica della tradizione con nuove sonorità, 'musica delle radici che diventa futuro'.
“La nostra sarà una lezione che vi proporrà in musica le stesse discipline che studiate a scuola - ha esordito Amerigo Ciervo - sarà una lezione di linguaggi, di storia, di tradizioni. La parola deriva da tradere - affidare a qualcuno e a voi affidiamo i frutti della nostra ricerca, ma tradere significa anche tradire ed è ciò che noi Musicalia abbiamo fatto reinterpretando i pezzi, inventando musiche da adattare a sonetti. Abbiamo cercato di reinventare la tradizione con l'aiuto e l'innovazione dei nostri figli'.
Otto passaggi ad abbracciare le emozioni e i dolori di una intera vita che è ‘ciclica’ come quella dei contadini; una splendida introduzione con l'Antidotum Tarantae per arrivare alla morte esorcizzata con un canto della tradizione popolare carnevalesca.
Tra l’una e l'altra i canti legati ai riti di passaggio dell'uomo: la nascita e le meravigliose ninne nanne, il lavoro che è dolore e senso di ribellione, la fede e la superstizione, i canti di festa e naturalmente, i canti d'amore. Per ogni pezzo una spiegazione, il racconto di una storia, la capacità di affascinare affabulando e per tutte, le perfette esecuzioni dei giovani musicisti (tutti Ciervo di cognome), Giuliana alle percussioni e voce; Rosalidia voce e flauto; Corrado al violino, chitarra e percussioni; Carmen alle tammorre, percussioni e voce; Carlo al basso oltre ai due ‘nonni’ Amerigo e Marcello, passando attraverso i canti d'amore, di passione, e senza dimenticare i canti di lavoro o le dolci ninnananne.
Assaggio di spettacolo davvero coinvolgente e al termine, l'annuncio della prossima realizzazione del loro quarto disco " ne pubblichiamo uno ogni dieci anni e nell'anno che termina con il quattro - ha chiosato Amerigo Ciervo - quindi dal 1984 al 2014, ma la novità è che prima della presentazione a Benevento, il nostro prossimo disco sarà presentato a Chicago".
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