Venerdì 17 marzo, alle ore 20.30, torna ad aprirsi il sipario al Nuovo Teatro Mulino Pacifico per il nono appuntamento di “Obiettivo T”, storica stagione teatrale promossa dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento, con il coordinamento artistico di Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia, giunta quest’anno alla sua ventinovesima edizione.
La rassegna che si compone di quattro sezioni ovvero Jazz club, Teatro di prosa, Tempo di ridere e Mulino dei Piccoli, vede in cartellone venerdì 17 marzo, alle ore 20.30, lo spettacolo “Sconosciuto. In attesa di rinascita.” scritto, diretto e interpretato da Sergio Del Prete accompagnato in scena dalle musiche dal vivo di Francesco Santagata.
Così le note di regia: “Un uomo al centro della scena, al centro della storia, al centro del mondo, ma non al centro di se stesso. In questo flusso, che è SCONOSCIUTO. IN ATTESA DI RINASCITA, un non-mitico Edipo si è già accecato. Se il celebre predecessore lo ha fatto una volta vista la verità, qui invece lo fa prima ancora di vedere, prima ancora di vivere. È la paura che acceca, la paura di non poter superare i fantasmi, gli schemi, le aridità reiterate della periferia fisica e mentale. Di quel luogo dell’anima dove ci sentiamo esclusi, non voluti, inadatti, inadeguati. Un uomo circondato da specchi mentali, circondato quindi dalla realtà, che però non riesce più a guardare dal momento in cui fa una scoperta che gli cambia estremamente la visione della propria vita. Da una banale discussione tra i suoi genitori, tra una madre amata, che riverbera negli occhi di tutte quelle donne che sono vittime della vita e un padre odiato che si vorrebbe simbolicamente uccidere, un padre odiato perché (a ragione o a torto) si vede riflessa nei suoi occhi la nostra inadeguatezza o presunta tale, viene a sapere che la madre, prima che lui nascesse, ha subito un aborto. Ecco la scintilla, ecco il pensiero che gli cambia la vita. “Io potevo non esistere, potevo non nascere”. Da un lato, un feto non nato. Dall’altro, un feto rabbioso di paura, nato, vivo, ma che si percepisce come aborto. Un flusso vulcanico, un dialogo aperto, un’invettiva nei confronti di suo fratello che non è nato. Un fratello che non nascendo, lo “costringe” a nascere, facendogli vivere una vita all’insegna dell’incomunicabilità familiare, una vita border line, in una periferia dimenticata da Dio e dagli uomini. Circondato da brutture, non riesce più a vedere la bellezza, quella delle sfumature, della semplicità, quella nascosta dentro se stessi…”.
Il costo del biglietto d’ingresso per la visione dello spettacolo è di € 12. Per info e prenotazioni è possibile inviare un messaggio whatsapp al num. 3381457688 oppure telefonare al numero 0824/47037.
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