ven 09-02-2024 12:44, n.14332 - letto 306 volte
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“Vorrei chiederti di quel giorno” di Lorenzo Tosa
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Per la rubrica Letto per voi
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di Elide Apice
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Un libro che chiude un cerchio, che circoscrive momenti lontani, che scava nella memoria personale e collettiva in un viaggio emotivamente coinvolgente nella speranza di trovare risposta ad un perché. E’ “Vorrei chiederti di quel giorno” (Rizzoli) di Lorenzo Tosa, narrazione coraggiosa che parte dal 2 aprile 1986 e arriva ad oggi andando alla ricerca della presenza di un’assenza. Il padre, Bruno, che muore suicida dopo aver accompagnato i suoi bambini a scuola, in quell’ultimo giorno che sapeva già di primavera. E quei bambini erano Lorenzo e suo fratello cresciuto nel limbo del non sapere o del sapere poco, il primo con l’urgenza di conoscere il secondo chiuso nella sua rabbia dolorosa. “Vorrei chiederti di quel giorno” è frutto proprio di quell’urgenza che ha portato Lorenzo Tosa a parlare con quanti avessero conosciuto suo padre, a partire dalla madre, per attraversare il dolore e il rimpianto dei tanti che lo avevano conosciuto e approdare al fratello maggiore con il quale ha condiviso silenzio e assenza. E’ un libro sulla complessità delle relazioni familiari che scava anche nella società del tempo, Lotta Continua e le lotte sociali, una sinistra arrabbiata e le ribellioni, le illusioni e le disillusioni. Al centro Bruno con le sue idee e il suo desiderio di cambiare il mondo e poi con la consapevolezza che forse non sarebbe riuscito nei suoi intenti. E’ un libro sulla diversità di idee che mettono al margine già nelle famiglie di origine, che parla di vite che vogliono essere libere e si trovano imbrigliate in un quotidiano che non si accetta. Tutto in quegli anni ’70 che portavano vento di ribellione e di cambiamento. E’ un libro sullo stigma della malattia mentale, Bruno ha una sindrome depressiva o soffre di schizofrenia, in ogni caso la sua malattia è stata quasi rimossa e sottovalutata per impossibilità di affrontarla da parte di chi gli era vicino, è libro sullo stigma e la vergogna di una morte per suicidio, è libro sul senso di impotenza e sul senso di rimorso. E’narrazione che chiude un cerchio in vite lasciate in sospeso e forse offre finalmente una tregua.
Lorenzo Tosa sarà ospite della Libreria Barbarossa di Benevento il prossimo 24 febbraio alle 18:00, nell’ambito delle iniziative organizzate da Culture e Letture aps.
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