lun 20-01-2025 14:36, n.14539 - letto 98 volte
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“Il treno della memoria” di Lorenzo Tosa e Paolo Paticchio
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Per la rubrica Letto per voi
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di Elide Apice
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Raccogliere il testimone della memoria e continuare a raccontare le storie di chi quei giorni terribili nei campi di concentramento ha vissuto in prima persona la misura estrema della cattiveria umana. E’ questo lo scopo di “Il treno della memoria” (De Agostini Libri) che Lorenzo Tosa ha appena pubblicato raccogliendo le testimonianze di Paolo Paticchio che da 20 anni attraversa l’Europa per raggiungere i luoghi dell’orrore. Era, infatti, gennaio del 2005 quando Paticchio partì la prima volta per Auschwitz senza nemmeno immaginare quanto quei luoghi gli sarebbero rimasti dentro per portato di dolore. Da allora, ogni anno ha accompagnato centinaia di giorni attraverso i luoghi segnati dalla Storia grazie all’associazione nazionale “Il treno della memoria “ da lui fondata e di cui è presidente . Il viaggio è anche viaggio di formazione e di crescita delle coscienze di giovani che attraversando città come Berlino e Cracovia giungeranno al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, da visitare come luogo di memoria, ma non solo, anche come sacrario di chi ha visto depredate le proprie esistenze dalla follia nazista. Il libro dedicato ai più giovani ma necessario anche per gli adulti è la cronaca di un viaggio con le tante sfaccettature di una gioventù lontana dai quei tempi che sarà poi necessariamente coinvolta da quelle testimonianze che restituiscono per intero la follia di un pensiero, di una ideologia perversa, di una totale assenza di empatia. Nelle storie si innesta quella personale di un ragazzo, il “fascio” lo chiamano, ed è chiaro il perché anche se non è chiaro il motivo della sua partecipazione proprio a quel viaggio. L’evoluzione della narrazione dimostrerà che nonostante i tempi moderni, è ancora troppo facile lasciarsi andare al pregiudizio e alla condanna a priori, è ancora facile lasciarsi trascinare nel giudizio. Un libro intenso e commovente per non dimenticare, per diventare testimoni futuri, perché non possano mai più verificarsi le condizioni di quegli orrori e che ha il merito di narrare in una prosa essenziale, direttamente al cuore dei giovanissimi portandoli maeiuticamente a riflettere sulla storia e sulle storie. Il libro sarà presentato da Culture e Letture aps il prossimo 30 gennaio n un doppio incontro, alle 10 all’Istituto alberghiero Le streghe, e alle 18 alla Libreria Barbarossa.
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