C'era in corso un convegno all'Autidorium del Museo, qualche mese fa, per la presentazione di un libro.
L'occasione fu adatta per fare un po' il punto sull'insieme delle pubblicazioni che Realtà Sannita ha promosso nel corso della sua attività.
Significativa fu l'osservazione che nessuno era in grado di dire con certezza quanti fossero i libri pubblicati e quanti autori avevano contribuito, a dimostrazione di una attività editoriale intensa e corposa.
Cogliemmo, quindi, l'occasione per approfondire questa nostra bella realtà cittadina che non a caso si chiama, appunto, "Realtà Sannita" e ne venne fuori un'intervista a Giovanni Fuccio (disponibile qui) che fondò il giornale di cui è anche tuttora il direttore.
Ma non basta !
Nello stesso convegno presero la parola vari relatori, quasi tutti autori di libri editi da Realtà Sannita.
Tra questi, il prof.Clemente Cassese che raccontò un episodio "infiocchettato" - abbiamo raccolto dalla sua voce questa espressione - in uno dei suoi libri, quello in cui si parla di "Pacchianiello", che disinibito dal vino che "assaggiava" nelle cantine cittadine, si ritirava a casa cantando a squarciagola.
La famiglia Cassese, che abitava sopra la casa di Pacchianiello, era la vittima di questo antesignano esponente della moderna "movida" e purtroppo nulla poteva per frenarne l'esuberanza.
Ebbene questo racconto, tratto proprio dal libro “I racconti della cantina”, mise in luce una straordinaria caratteristica del prof.Cassese e cioè quella di raccontare episodi di vita reale, vissuta o magari solo immaginata, dei vicoli del Centro Storico.
Sì perchè di libri di storia su Benevento ne esistono davvero tanti, e lo stesso Cassese ne ha scritti diversi, ma personaggi come Pacchianiello o il pescivendolo che loda la qualità della sua merce giurando sull'altezza del Re e sulla chioma di Mussolini li possiamo trovare soltanto nei libri di Cassese.
Ed eccoci dunque, nella casa del professore che ci concede un'intervista.
Intervista video, s'intende, perchè c'è anche da dire che una cosa è leggere il libro, e ben altro è farselo raccontare dalla viva voce del Professore, che d'altra parte avevamo già potuto apprezzare dal vivo nel suo intervento all'Auditorium.
Ci riceve nel suo studio, con grande cordialità, ed abbiamo subito la sensazione che ci abbia preso in simpatia.
Racconta a grandi tappe della sua vita professionale, fatta da militanza nel mitico giornale ROMA - che nella sua edizione di Benevento competeva a stretto giro con il Mattino - e poi come responsabile del giornale degli industriali, e poi, ancora, nella edizione scritta di Realtà Sannita.
Con Realtà Sannita ha dato vita ad una lunghissima collaborazione e tuttora cura le rubriche di Gelsomina che lava le scale dei palazzi e commenta con arguzia ed ironia i tanti aspetti della vita politica e sociale.
Una rubrica che esprime, dunque, con pienezza la natura del prof. Cassese che fin dai suoi primi trascorsi con il Roma, mal si adattava ai drammatici eventi della cronaca che doveva seguire, a cui preferiva temi più leggeri e spensierati.
Come alcuni suoi "esperimenti" teatrali, lontani da drammi e tragedie, e più votati a temi fatti di sorrisi sornioni e divertiti come quelli con cui ci racconta degli applausi che gli riservò l'Arcivescovo Mancinelli in occasione di una sua visita al teatro del Collegio La Salle dove il professore si esibiva da studente del liceo.
Significative anche le sue prime esperienze di scrittore, e di quelle a confronto con il Cav. Abete di cui ci racconta sottolineando come a fronte dell'interesse editoriale del Cavaliere, esibiva invece la sua apprensione per il "costo" della stampa del libro, costo che poi si rivelò davvero esiguo grazie all'encomiabile intento di promuovere la stampa su questioni "cittadine".
Più intensa la collaborazione e le pubblicazioni con Realtà Sannita, che sono andate avanti per decenni e ... mica si fermano!
In dirittura d'arrivo c'è infatti già un altro libro che sarà presentato a brevissimo e del quale abbiamo avuto alcune anticipazioni.
Anche in questo libro si parla di fatti realmente accaduti - ma non solo - dei quali si perderebbe ogni traccia se non venissero raccolti in un testo scritto.
Quindi non solo storia di Benevento, ma anche fatti reali in cui si parla della gente comune in un ambiente cittadino circoscritto ai vicoli del Centro Storico dove è indispensabile ma anche più facile fraternizzare e condividere passioni ed umori.
Una Benevento che ormai scompare via via e ma che rivive alla grande nei libri del nostro professore.
Grazie tante, dunque, per la cordialità e simpatia che ha usato nei nostri confronti ed appuntamento al suo prossimo libro.
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