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Sabato mattina 8 marzo 2014, ore 12, al Corso Garibaldi
     
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sab 08-03-2014 19:28, n.1791 - letto 30566 volte

Sabato mattina 8 marzo 2014, ore 12, al Corso Garibaldi

Negozi aperti con saldi fino all'80%, ma pochi comprano

di Enrico Cavallo
sfoglia l'album delle foto   


Siamo andati in giro per il Corso Garibaldi, di sabato mattina, alle 12.
E' la Festa della donna ed ovviamente ci sono mimose ad ogni angolo di strada.
Ci sorprende il gran numero di negozi chiusi e decidiamo di fotografarli per documentare uno stato di grave crisi che, almeno a quanto è dato sapere, non ha precedenti dal dopoguerra in poi.
Qui i negozi chiudono l'uno dopo l'altro, in un momento di crisi che non risparmia nessuno e colpisce tutti.
Chiudono negozi che hanno accompagnato intere generazioni di consumatori, negozi storici che hanno scandito la vita e le stagioni dei loro clienti.
Ma chiudono anche negozi aperti da poco tempo che hanno provato, senza riuscire, a proporsi sul mercato.
E quelli che sono aperti propongono sconti che partono dal 30% ed arrivano persino all'80 %.
E viene da chiedersi : come fa una struttura che vende con l'80% di sconto a sopravvivere ?
Ed altri negozi, che non espongono giganteschi avvisi di sconti e saldi, hanno comunque ritoccato i prezzi al ribasso seppure in modo meno plateale.
Nonostante ciò, moltissimi negozi sono vuoti, senza gente che compra, con i proprietari sconsolatamente fuori la porta in trepida attesa che entri qualcuno.
I negozi con gente intenta a compare, insomma, sono davvero pochissimi e non si vede praticamente nessuno per strada con borse o pacchi di recenti acquisti.
Uno sconforto totale !

C'è chi si lamenta della presenza di venditori ambulanti che stanno ormai ad ogni angolo di strada, che propongono di tutto senza il rispetto di nessuna regola amministrativa o fiscale.
C'è chi semplicemente dice sconsolato "... ma io alla mia età che faccio, se chiudo ? ... ho i figli laureati con curriculum di alto livello professionale e sono disoccupati, che potrò mai fare io se chiudo, ho fatto sempre e solo il commerciante ... ".
Lo sconforto è davvero grande.

E siamo solo al Corso Garibaldi, non abbiamo nemmeno provato a girare per altre strade.
D'altra parte qualcuno si chiede pure come mai oggi si trova a pochi euro abbigliamento che fino poco tempo fa si pagava decine di euro, ma questa è evidentemente un'altra questione.
E comunque le leggi del mercato sono chiare e se un prodotto non si vende si prova ad abbassarne il prezzo per richiamare i consumatori.
Ma anche questa è una questione davvero complessa.
Per "decifrarla" occorrerebbe analizzare con molta attenzione i tanti aspetti che incidono e contribuiscono ad alimentare uno stato di crisi davvero grave e senza precedenti.
Ma noi ci fermiano qui, e ci limitiamo a documentare con le nostre foto la situazione di oggi sabato 8 marzo 2014, Festa della donna, ore 12 circa al Corso Garibaldi di Benevento.

E questo è !

Ma rimane il fatto che proprio intorno alla Santa Sofia dell'Unesco, sono tantissimi i negozi chiusi, e per questo, s'è detto, non c'è molto da fare se non attendere che la crisi passi.

C'è anche qualcuno, però, che ci ferma per segnalarci con forza come nella stessa piazza della Chiesa di Santa Sofia, quella che è considerata un bene dell'umanità intera, c'è anche il Teatro Comunale, anche questo chiuso, a fare da supervisore a questa desolazione, con la fontana settecentesca che perde vistosamente acqua da anni, con le vasche colme di rifiuti, e i leoni presi di mira da atti vandalistici.
Le stesse scale d'ingresso al Teatro Comunale sono completamente coperte da scritte di ogni genere, con una sensazione di abbandono e di smobilitazione, anche queste senza precedenti.

E purtroppo questa è la situazione nel punto più qualificato, della strada principale, del Centro Storico di una città millenaria, ricca di storia, di cultura, di negozi chiusi, e di abbandono dei suoi presidi più prestigiosi.
Qui qualcosa può davvero essere fatto e subito.
E forse qualcuno interverrà.

Noi, per ora ... speriamo che ce la caviamo...













 


 
 
































 

 
 


3 commenti   top
n.368 - ha scritto Enrico Cavallo  09-03-2014 22:03:56  
uno dei negozi che ho considerato chiuso stasera era aperto con gente dentro...
evidentemente sabato mattina era chiuso per qualche altro motivo;
n.366 - ha scritto Enrico Cavallo  09-03-2014 09:26:38  
il fatto è che le scelte sbagliate NON le abbiamo fatte noi e la crisi di fronte alla quale ci troviamo ha origini molto lontane da noi;
ma non è solo questo;
perchè quello che costa circa 4 euro al mio supermercato lo trovo pari pari, la stessa marca lo stesso prodotto, a 2,20 euro se lo compro dai cinesi;
allora c'è qualcosa di più serio;
qui è da ricosiderare tutto il modello di sviluppo degli ultimi decenni;
ed una classe politica lontana dai problemi reali del paese certo non aiuta;
vedremo...
n.364 - ha scritto Silvio Falato  09-03-2014 07:20:27  
Enrico, non stiamo forse pagando le conseguenze di scelte sbagliate, fatte dagli anni '70 in poi, quando da incoscienti sguazzavamo in un apparente benessere procurato dal boom economico? Penso spesso al fatto che intorno al '63, quando cominciai a venire a scuola a Benevento, nel tratto che facevo ogni mattina da
Piazza Santa Maria a Piazza Risorgimento contavo ben 12 librerie, che erano poi frequentatissime. Tornato a Benevento dopo gli studi universitari, constatavo amaramente che erano sparite quasi tutte, sostituite da negozi che nulla avevano a che fare con la cultura o la programmazione della vita futura. La cultura e' come la Natura: quando viene maltrattata si vendica e la fa pagare cara. Complimenti per l'articolo e grazie per il lavoro che fai insieme ad Elide.
 
 
 

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