“Ho commesso un errore imperdonabile, ho permesso a quell’uomo di violentarmi psicologicamente, di farmi perdere la dignità di donna” è così che esordisce Gessica Notaro, ieri, in un incontro promosso dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi del Sannio. "Codice rosa. Vittime della violenza di genere", il tema dell’incontro, e il pensiero va al coraggio, immenso, e alla forza di questa ragazza splendida nonostante le cicatrici che non riescono a cancellarne la bellezza. Gessica Notaro è vittima di violenza di genere, il suo ex ragazzo, Eddy Tavares, le ha “rovinato la vita senza toccarla con un dito”, così le aveva promesso e così ha fatto, sfregiandola con l’acido, ma non è riuscito ad intaccare la determinazione di questa ragazza che anche ieri ha gridato a gran voce che cambino le leggi, che tutto possa essere più semplice per le donne che spesso sono lasciate sole di fronte alla barbarie di uomini che hanno confuso l’amore con il possesso. “Quante ancora moriranno intanto che tutti siamo impegnati in momenti culturali che portino ad una rivoluzione del pensiero?” questa la sua denuncia alla quale hanno cercato di rispondere il questore Bellassai e il Procuratore Policastro. “Non ho perdonato – ha risposto con decisione alle domande del pubblico – non posso ancora perché troppo l’ho amato e gli ho voluto bene. Forse potrei farlo solo se lui mi chiedesse sinceramente scusa e solo per rispetto per me stessa, per poter finalmente mettere una pietra sopra questo passato". Poi il monito alle donne “Allontanatevi da lui al primo segnale!” e le donne, si sa, sono intuitive e capiscono prima che avvengano i fatti. “Io lo avevo capito da sempre, lui provava a dominarmi, non aveva rispetto per i miei spazi. Io ho tollerato tutto e solo per amore. Poi ho deciso di lasciarlo e da allora una escalation di violenza, dai pedinamenti, alle minacce, ai tentativi di farmi provare sensi di colpa!” “Forse perché abituata ad interagire con i delfini (Gessica è addestratrice di mammiferi marini) e a comunicare secondo altri linguaggi ho intuito che qualcosa non andava.Il linguaggio del corpo non corrispondeva alle sue parole”. Da qui la necessità di un’educazione sentimentale che ponga al centro il giusto modo di rapportarsi all’altro che passa per il rispetto e la capacità di confronto. Gessica Notaro è stata intervistata dal giornalista de Il Mattino Claudio Coluzzi, sensibile cronista di nera che ha recentemente pubblicato un libro “Benvenuti in Paradiso” sul tema delle donne schiave nella terra dei casalesi. All’incontro hanno partecipato Antonella Napolitano, docente Unisannio; Maria De Feo, capo di Gabinetto della Prefettura di Benevento; Rosanna Pane, ordinario di Istituzioni di Diritto Privato dell'Ateneo sannita; Amalia Sorrentino, capo Anticrimine della Questura di Benevento, Carmen Festa, presidente del Centro Antiviolenza Procedo; il questore Giuseppe Bellassai, e il procuratore della Repubblica, Aldo Policastro.
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