Lo abbiamo amato ed apprezzato, lo abbiamo sostenuto quando aveva deciso di dedicare a Benevento una bella stagione di teatro “I risvegli della Bella Dormiente”, avevamo apprezzato il suo amore per la città mutuato anche dall’amore di sua moglie Laura Tibaldi. La nostra associazione Culture e Letture, aveva recentemente organizzato una puntata al Parioli per assistere a “Natale in casa Cupiello”, per caso proprio l‘ultima messa in scena, quella seguita da dieci minuti di applausi e da un discorso di commiato accorato, malinconico, intriso di tristezza. Era stanco Luigi De Filippo, una recente operazione lo aveva costretto a recitare su una sedia a rotelle e affaticato era sembrato anche nelle sue ultime parole. La stanchezza di una messa inscena complessa, questa la nostra giustificazione. In platea Pippo Baudo (che avrei incontro poi il giorno seguente e che mi avrebbe espresso la sua preoccupazione per quel saluto che sapeva di addio) Magalli e tanti, tanti spettatori emozionati fino alle lacrime per le parole del grande attore che lasciava il testimone, ma non la direzione artistica del Parioli che proprio per suo merito era diventato “Teatro Parioli – Peppino de Filippo”. Luigi De Filippo ci salutava, come solo lui sapeva e poteva fare, da quel pulcinella irriducibile che solo "Ncoppe è tavule affatate, sulo là se sta felice!" In sala erano in molti a piangere disperatamente in un momento di commozione generale ed irrefrenabile. La tristezza ora è tanta, tanto il dolore per questa perdita che priva il teatro, quello vero, di una delle sue pedine più importanti. Ci resteranno il suo rispetto per la nobile arte, la sua voglia di fare di più e meglio, la sua instancabile capacità di progettare il futuro al di là dei limiti cronologici. Addio, Luigi, sei stato un faro nel mondo del teatro!
Natale in casa Cupiello - 14 gennaio 2018 - Roma Teatro Parioli
|