Un secret bar, il Calidonio, antichi spazi, nel rione più antico della città, il Triggio, le magiche atmosfere di arredi che rimandano ad altri luoghi ed altri tempi.
Questa la scena che ieri ha ospitato Alessio Arena che con Arcangelo Michele Caso al violoncello ha ripercorso in musica la sua vita, il suo passato e ha anticipato un po’ di un futuro ormai vicinio e foriero di novità. Un disco e poi un libro il quarto, di "La notte non vuole venire" in uscita per Fandango probabilmente già a settembre. Intanto la sorpresa di ascoltare una splendida voce, con testi di forte pregnanza, con musiche accattivanti. Una reale piacevole sorpresa per chi come chi scrive conosceva poco di questo giovane cantante, classe 1984, profondamente colto, sensibile, di grande umiltà. Nell'attesa del prossimo disco Alessio Arena ha proposto al folto e vicino pubblico il suo repertorio passato e le recenti composizioni scritte nell'ultimo lungo tour in Cile. Napoletano di origine, spagnolo di adozione, cittadino del mondo, Alessio Arena ha emozionato i presenti col racconto antico fatto di migrazione, e di lontananza; di nonno Gennarino e nonna Antonietta alle prese con un nord, Torino, freddo e apparentemente ostile; di quell’amicizia con un galiziano che insegnò alla nonna le sonorità spagnole, fino a quel “Diablada”, un canto di speranza ispirato ai ritmi tradizionali del Nord del Cile, ma con un sound urbano e napoletano, singolo che precede l’uscita il nuovo disco, il primo interamente in italiano, “Il mare minore”. Alessio Arena è artista a tutto tondo, oltre la passione per la musica ha scritto dei romanzi (“L’infanzia delle cose” -Premio Giuseppe Giusti Opera Prima; “Il mio cuore è un mandarino acerbo”, “La letteratura tamil a Napoli” (secondo classificato al Premio Neri Pozza) e del romanzo breve, “La casa girata”. Vincitore della XXIV edizione di Musicultura, Festival della canzone popolare e d’autore, e premio A.F.I al miglior progetto discografico, pubblica all’inizio del 2014 il primo, plurilingue album, Bestiari(o) familiar(e), inciso tra Napoli e Barcellona, dove vive. Lo stesso anno il disco è tra i candidati alla Targa Tenco come miglior esordio e Arena risulta tra i vincitori del concorso Area Sanremo, scelto da una giuria presieduta da Mogol. Nel 2016 esce l’album La secreta danza, scritto e interpretato da Arena in spagnolo, catalano e italiano. L’album ha fatto tappa a Madrid, Barcellona, Praga, Santiago del Cile e Montevideo.
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