Dodici racconti brevi in “Dal tuo terrazzo si vede casa mia” (Racconti edizioni) di Elvis Malaj presentato al Premio Strega 2018 da Luca Formenton, racconti in cui si assiste ad un continuo confronto tra Italia e Albania affrontato nella quotidianità delle azioni. Dodici storie nella cui narrazione è naturalmente confluito il vissuto confluito di un giovane ragazzo albanese, arrivato in Italia da piccolino e perfettamente integratosi nonostante i tanti problemi di un’Italia, tutto sommato, ancora razzista. Essere albanese, per l’autore non è elemento negativo, anzi diventa momento di forza dal quale iniziare il suo cammino condito da tanta ironia e apparente leggerezza, mezzo essenziale per attraversare se stessi e scoprire la propria essenza. Marenglen (acronimo di Marx, Engels e Lenin) è il protagonista del primo racconto, invece Kastriot il protagonista dell’ultimo, nel mezzo storie di adolescenti (giovanissimo l’autore classe 1990), di attese, di speranze, di delusioni; il microcosmo di chi sta ancora pensando di sperare un futuro. Scrittura fluida, anche se qui e là ancora non perfettamente strutturata per i un romanzo di esordio carico di metafore, di espressioni nella lingua di origine e tanta, tanta ironia.
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