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Piazza Santa Sofia, Piazza Santa Sofia, fortissimamente PIAZZA SANTA SOFIA
     
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sab 16-06-2018 09:18, n.11347 - letto 8422 volte

Piazza Santa Sofia, Piazza Santa Sofia, fortissimamente PIAZZA SANTA SOFIA

Ancora si insiste sulla denominazione "Matteotti" abbandonata nel 1992, dopo un complesso iter burocratico

di Enrico Cavallo


Sono costretto a ritornare sulla denominazione della "Piazza Santa Sofia" perché c'è ancora chi invoca, ingiustamente,  la precedente denominazione di "Piazza Matteotti" che è stata abbandonata definitivamente nel 1992.

Ed ancora una volta mi sento chiamato direttamente  in causa su questo argomento perché la denominazione di "Piazza Santa Sofia" è stata attribuita nel 1990 quando io ero responsabile anche dell'Ufficio Statistica del Comune di Benevento ed ho curato proprio io quella "pratica" che fa ancora oggi discutere chi, evidentemente, non conosce i fatti accaduti e gli atti deliberativi adottati dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Municipale dell'epoca, Sindaco Pietrantonio.

Tutto nasce a seguito del D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223 Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente, che all'art.47 prescrive :
"Revisione dell'onomastica stradale e della numerazione civica
1. Nel quadro dei lavori preparatori ai censimenti generali della popolazione, i comuni devono provvedere alla revisione dell'onomastica delle aree di circolazione e della numerazione civica, al fine di adeguarle alla situazione di fatto esistente, avendo particolare riguardo ai cambiamenti di denominazione, all'apertura di nuove strade, a nuove costruzioni, ampliamenti, demolizioni, ecc.
… ".

In vista del censimento, dunque, il Comune di Benevento si preparò alle revisione dell'onomastica stradale al fine di adeguarla allo stato di fatto.

Si consideri che all'epoca c'erano interi nuovi rioni, tra Pacevecchia, Capodimonte, Zona Via Adua, Avellola, Santa Maria degli Angeli, le aree industriali di Olivola, Ponte Valentino, Pezzapiana.

Tutte le strade di quei rioni erano prive di denominazione ed il Comune nominò una speciale commissione con il compito di individuare personaggi illustri a cui intitolare le nuove strade.

Furono così individuate ben 188 nuovi toponimi, alcuni intitolati a personaggi rilevanti proprio nella storia della città di Benevento.

Tutte le nuove denominazioni vennero dunque sottoposte all'esame del Consiglio Comunale che le approvò con la delibera 328 del 15 marzo 1990 facendo proprie le risultanze dei lavori della commissione.

In quella occasione furono anche cambiate alcune denominazioni tra cui quella da "Piazza Giacomo Matteotti" a "Piazza Santa Sofia".

La proposta di modifica della denominazione in "Piazza Santa Sofia" non faceva altro che adempiere all'ineludibile prescrizione dell'art.47 del regolamento anagrafico che voleva, appunto, una rispondenza alla situazione di fatto esistente, avendo particolare riguardo ai cambiamenti di denominazione.

Quella piazza dove si affaccia la Chiesa di Santa Sofia, infatti, tutti l'avevano sempre indicata, non solo nell'accezione comune, ma anche in atti ufficiali, come "Piazza Santa Sofia".

Non altrettanto avvenne invece per un'altra famosa denominazione toponomastica, quella della "Piazza Santa Maria", per il motivo evidente che la Chiesa di Santa Maria che era in quella piazza - e che a quella piazza aveva dato il nome, era stata distrutta dai bombardamenti e ricostruita nel dopoguerra nel nuovo  sito di Rione Ferrovia.

Di conseguenza la denominazione della Piazza Cardinal Pacca non venne cambiata in quella di Piazza Santa Maria visto che tale cambiamento non avrebbe avuto sufficiente giustificazione.

Sulla "Piazza Matteotti" invece si affaccia proprio quella Chiesa di Santa Sofia conosciuta da tutti sia per la centralità della sua posizione che per le sue caratteristiche storiche ed architettoniche.

Ma l'importanza del toponimo "Giacomo Matteotti" non venne sottovalutato, anzi si intese addirittura dargli un maggior risalto, visto anche il relativo "insuccesso" che aveva conseguito nella collocazione del comparto di Santa Sofia.

Infatti la denominazione "Via Giacomo Matteotti" venne assegnata alla nuova strada tra il Viadotto delle Streghe e la Galleria del Noce di Benevento.

Quella strada era in via di completamento e, nelle intenzioni dell'epoca, sarebbe diventata una strada di grande comunicazione e di importanza strategica nel traffico cittadino tra il Rione Libertà ed il Rione Mellusi.

I lavori di quella strada hanno poi avuto un esito diverso da quello progettato ma ovviamente all'epoca nessuno poteva prevedere quanto sarebbe successo anni dopo.

Non c'era pertanto nessun sottostante intento di nuocere alla memoria di Giacomo Matteotti ma addirittura, ed esattamente al contrario, anche l'intento di esaltarne la figura ricollocando il suo toponimo in posizione più prestigiosa e rilevante.

D'altra parte il cambio di denominazione ad una strada, come anche la semplice attribuzione di un toponimo, non sarebbe mai potuto essere il frutto di una fugace decisione di un solo soggetto, ma richiedeva un iter molto complesso ed il consenso congiunto di vari Enti e soggetti diversi, tutti ben qualificati e pronti a cogliere ogni dettaglio.

Infatti tra le varie fasi necessarie per completare il complesso iter procedurale occorreva che le nuove denominazioni conseguissero il parere favorevole anche della Società Napoletana di Storia Patria.

Tralasciando di sottolineare la valenza scientifica di detta organizzazione, va da sé che la pratica delle nuove denominazioni conseguì detto parere favorevole, con una citazione specifica e particolare proprio per la nuova denominazione di "Piazza Santa Sofia".

In sostanza se la Società Napoletana di Storia Patria o altri soggetti avessero intravisto un qualsiasi valore sottinteso nella denominazione "Piazza Santa Sofia" non l'avrebbero approvata, come accadde proprio nella stessa occasione per la denominazione "Che Guevara" che non venne invece approvata per la sua matrice politica.
 
Il cambiamento del toponimo da "Piazza Matteotti" a "Piazza Santa Sofia" conseguì ovviamente anche il parere favorevole anche della Sovrintendenza per i beni Ambientali Artistici Storici di Caserta.

Insomma la questione della nuova denominazione di "Piazza Santa Sofia" era stata trattata dalla Commissione Comunale, dal Consiglio Comunale, dai Funzionari comunali, dalla Prefettura di Benevento, dalla Società Napoletana di Storia Patria, dalla Sovrintendenza per i beni Ambientali Artistici Storici di Caserta, e nessuno degli autorevoli soggetti che l'hanno approvata ebbe mai il benché minino sospetto che cambiando la denominazione della Piazza si fosse voluto mettere artatamente in ombra la figura di Giacomo Matteotti.

Dopo tutti i pareri favorevoli la Giunta Municipale con delibera 1882 del 30-10-1992 prese atto del decreto Prefettizio n. 6449 del 10-10-1992 con cui si consacravano in modo definitivo le nuove denominazioni stradali.

Si procedette anche all'apposizione della targa stradale in metallo che venne apposta nella Piazza, sotto il giardino pensile, sufficientemente lontana dalla Chiesa su sui avrebbe stonato la fattura moderna della targa stessa.

E come avvenne per tutte le altre strade cittadine nessuna delle vecchie targhe venne rimossa, tanto che ancor oggi sono ben visibili in quella piazza le targhe in marmo incassate nel muro, intitolate a "Giacomo Matteotti" o anche alla più antica denominazione di "Carlo Maurizio - Principe di Talleyrand".

Ora quella targa in metallo non c'è più da tempo, e credo se ne sia persa ogni traccia dopo i vari lavori di ristrutturazione che negli anni successivi hanno interessato sia l'intera piazza che il muro di cinta del giardino pensile che vi si affaccia e su cui la targa era accostata.

Ma nulla è cambiato nel comune sentimento della città e tutti sanno bene che per "Piazza Santa Sofia" si intende comunque la piazza su cui si affaccia la omonima Chiesa.

Inoltre la modifica delle denominazioni stradali richiede oggi procedure più snelle e se qualcuno dei numerosi amministratori succedutesi negli anni avesse voluto nel frattempo riportare la denominazione di "Matteotti" in quella piazza, non avrebbe avuto certo nessuna difficoltà.

Ma nessuno ha mai cambiato la delibera del 1990, nonostante anche infuocate polemiche proprio su questo argomento in cui furono pure ipotizzate malevoli intenzioni di chissà quali misteriosi personaggi.

E gli atti di cui allego copia sono gli ultimi adottati sull'argomento, circostanza di cui ho avuto conferma anche in occasione di una recente visita proprio presso i competenti Uffici Comunali.

V'è anche da dire che nel 2011 la Chiesa di Santa Sofia è stata iscritta nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO per cui mi sembrerebbe ancora più difficile che oggi qualcuno voglia privare quella piazza della denominazione che appare, ancora di più che nel 1990, come la più naturale, la più prestigiosa, la più conosciuta in città.

Ma non tocca a me decidere la denominazione delle strade e chiunque è libero di pensare e fare quello che crede né mi interessa polemizzare con chi ha vuole per forza vedere nel cambio della denominazione un sottinteso significato ulteriore.

Quello che riferisco è il contenuto di atti pubblici e posso anche testimoniare con certezza assoluta, che nessuno dei tanti e prestigiosi soggetti che hanno contribuito a perfezionare quella complessa decisione, vi ha intravisto intenti malevoli o altre intenzioni che non il semplice adempimento dell'art.47 del regolamento anagrafico.

Ripeto … ognuno è libero di pensare e scrivere quello che vuole, Wikipedia compresa, ma quello che ho riferito si basa su precisi atti deliberativi.

Se qualcuno poi avesse altri atti ufficiali, ad oggi sconosciuti, li pubblicasse e così scopriamo un altro po' di verità sulla storia di questo toponimo che tutti conoscono in città e sul quale pure si sono arrovellate a lungo tante intelligenze cittadine.

Nell'attesa ci rivediamo un video che ci mostra quant'è bella la nostra piazza, quella su cui si affaccia la Chiesa di Santa Sofia, bella di notte, bella di giorno, bella con il sole, bella con la pioggia, bella full time, tutti i giorni dell'anno.



 

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