"Terra. Racconti mediterranei” in scena il riscatto, la caparbietà, l’amore
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ven 28-09-2018 09:06, n.11542 - letto 8902 volte
"Terra. Racconti mediterranei” in scena il riscatto, la caparbietà, l’amore
Al San Vittorino per la Festa della Polizia
di Elide Apice
“Un pugno allo stomaco”, così questore di Benevento Giuseppe Bellassai, ha definito lo spettacolo "Terra. Racconti mediterranei” che al San Vittorino ha concluso l’annuale Festa della Polizia. Ed è la stessa sensazione che hanno provato in tanti in platea, molti non hanno saputo trattenere lacrime di commozione. Un momento di grande partecipazione emotiva che ha visto l’alternarsi sul palco della Compagnia di Balletto di Benevento di Carmen Castiello e della Tersicore Ballet School di Simona Visone con i racconti di chi ha avuto il coraggio di spezzare la catena dell’omertà e ha denunciato l’illegalità. La prima ad intervenire è stata Blessing della Cooperativa New Hope che arrivata in Italia con la promessa di un lavoro si è trovata costretta a prostituirsi fin quando ha osato l’inimmaginabile e si è riscattata da una vita da schiava riappropriandosi della propria dignità. Poi Simmaco della Cooperativa “Al di là dei sogni” che nell’agro casertano, in pieno territorio di camorra, ha avuto il coraggio di impiantare una cooperativa, di creare una casa famiglia in un bene sottratto alla malavita. Infine Loredana e Tina, le mamme coraggio della Terra dei Fuochi, dell'Associazione "Angeli Guerrieri”, che hanno ripercorso il loro dolore che è dolore di una intera terra e hanno ricordato che anche la nostra città vive lo stesso dramma. (A questo proposito hanno fatto cenno ad una dolorosa storia che ha colpito un nostro giovane concittadino che ha bisogno della nostra solidarietà). Lo spettacolo e le testimonianze hanno avuto la voce narrante di Linda Ocone cha ha intessuto le storie e le ha restituire con una sapiente regia. I racconti mediterranei partono dalla Terra e per la Terra narrano di Riscatto, di Caparbietà, di Amore e quest’ultimo momento è stato sottolineato da una suggestiva cascata di petali di rose, “Tu da che parte stai?” recita l’incipit di una lettera consegnata al pubblico a fine spettacolo. E’ questa la giusta domanda, chiedersi da che parte stare e lottare insieme andando al di là delle parole per capire che “partecipare è un obbligo morale!” D
iventa così anche necessario capire di più delle scelte di chi ha partecipato seguendo le loro attività ai seguenti indirizzi www.coop-newhope.it www.coopaldiladeisogni.it www.angeliguerrieri.it