Il conferimento con la votazione di 110 lode e menzione speciale questo pomeriggio al Tetro San Vittorino nel corso di un cerimonia alla presenza del presidente Verga, del direttore Ilario e della commissione composta oltre che da Ilario anche da e da Gianluca Podio, Stefania Tallini, Paolo Castellani e Ferruccio Corsi. Dopo la Laudatio tenuta dal maestro Podio, la lectio magistralis di Mogol che ha parlato della sua carriera iniziata oltre 60 anni fa, dei rapporti con i cantanti che hanno cambiato il modo di fare musica mettendo al cento la capacità di entrare nel cuore della gente e non ha mancato di parlare del dritto d’autore, è infatti presidente della Siae, e della sua scuola di formazione il CET - Centro Europeo di Toscolano (Cet). Ha inoltre parlato delle dieci borse di studio che ha messo a disposizione per la formazione di altrettanti docenti del Nicola Sala terminando con un riferimento a Gianni Bella e alla sua opera La capinera “ignorata dai sovrintendenti ai teatri”. Un assist per Ferdinando Creta che a gran voce ha dichiarato di voler ospitare l’opera al Teatro romano seguito dal direttore Ilario che ha messo a disposizione l’Orchestra del Conservatorio.
Questa sera Mogol era già al lavoro come presidente della commissione per il premio delle Arti che vedrà il vincitore nel corso della serata di sabato 22 giugno.