dom 19-01-2025 12:01, n.14538 - letto 104 volte
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“Quello che so di te” di Nadia Terranova
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Per la rubrica Letto per voi
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di Elide Apice
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“Ora che ho questa bambina non posso più impazzire” è da questa idea ossessiva che Nadia Terranova in “Quello che so di te” (Guanda), parte per un viaggio a ritroso alla ricerca di fili che la colleghino a Venera, la bisnonna che spesso le appare in sogno. E’ l’espediente narrativo che traccia una mitologia familiare al femminile attraverso storie di donne ma anche di uomini che in qualche modo hanno a che fare con il numero 38 e con il mese di marzo. Una narrazione che unisce l’oggi a un ieri nebuloso per un libro che è strettamente legato alla maternità , al cambiamento repentino e irreversibile che sconvolge le madri, spesso inconsapevolmente, e le pone in una nuova dimensione. Quante volte ci si sente imbrigliate in tempi e modi che fanno pensare di poter impazzire! Impazzire come avvenne a Nonna Venera che a nove mesi di gravidanza accompagna le due figlie al circo e cadendo perde la terza che portava in grembo. Il granatiere, il marito di Venera, poco lontano perso in chiacchiere e questo incide sul pensiero di un uomo che ama sua moglie e la vede impazzire e decide per un ricovero al Mandalari dove erano ricoverate le donne che vivevano problemi psichici.
Donne fragili ma determinate, che attraverso la madre, le zie, la nonna, la bisnonna, parlano di vita e rapporto con i figli e le figlie oltre ogni consiglio psicologico e di consigli dispensati . Accanto le vite di uomini, oltre il Granatiere, anche il figlio di Venera, amato e quasi venerato nato dopo il ritorno a una vita “normale”; il padre dell’autrice “ che inizia a distruggersi quando diventa padre” , il padre di sua figlia e il nonno acquisito che è un nonno d’amore a testimonianza che l’arrivo di un figlio incide fortemente anche sul maschile e tutti e tutte proviamo senso di smarrimento e fragilità al cospetto di una nuova vita.
Un libro intenso che mette a nudo i pensieri più intimi e che fa di Nadia Terranova una scrittrice capace di entrare nei meandri dei cuori.
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