Venerdì 29 gennaio 2016, alle ore 18.30, presso la Fondazione Romano di Telese Terme (BN), Claudio Sottocornola presenterà il nuovissimo libro Varietà – Taccuino giornalistico: interviste, ritratti, recensioni, approfondimenti, ricerche su costume, società e spettacolo nell’Italia fra gli anni ’80 e ’90, pubblicato da Velar Edizioni. Saranno presenti insieme a lui il prof. Felice Casucci e Donato Zoppo, che ha firmato la prefazione di questa ultima fatica letteraria del filosofo bergamasco.
Claudio Sottocornola torna nel Sannio a tre anni dall'ultima apparizione, quando presentò il saggio I trascendentali traditi: se nell'opera del 2013 il docente bergamasco - ribattezzato dalla critica "il filosofo del pop" - si addentrava nei concetti trascendentali con una dedica a Pasolini, il nuovo libro Varietà immortala una fase significativa della sua attività giornalistica tra anni '80 e '90, quando intervistò numerose personalità della musica e dello spettacolo, da Branduardi a Fossati, da Vianello a Paolo Conte, da Rita Pavone a Red Ronnie.
«Nel giro di quattro anni e di numerosissime interviste, l’Autore ha raccolto un nutrito corpus di ricordi, riflessioni, confidenze, previsioni e speranze: le dive della canzone italiana e le giovani interpreti, i pop-rocker, le voci della melodia tricolore, i cantautori, i volti della tv in bianco e nero, ma anche i pittori, i critici, i giornalisti, gli autori.
Sottocornola non era un cronista d’assalto, ma neanche un tuttologo salottiero, era un giovane e brillante docente di filosofia, incuriosito dal linguaggio, le ritualità e i codici del mondo dello spettacolo, da quella leggerezza che contrastava con le austere aule universitarie e i meccanismi burocratici dell’insegnamento. In Varietà si trova spesso la dicitura “intervista-ritratto”.
La varietà alla quale allude Sottocornola non è l’eterogeneità delle proposte nello sfavillante mondo del palcoscenico: è piuttosto il susseguirsi sfaccettato di diversi stati d’animo, dei fermo-immagine catturati nei camerini, dietro le quinte, tra sipari, telecamere e conferenze stampa.
Varietà è l’anello mancante, l’elemento che connette il cursus universitario e didattico e l’attività dedicata all’ermeneutica popular, grazie alla quale Sottocornola è stato ribattezzato dalla critica “il filosofo del pop”».
(tratto dalla Prefazione di Donato Zoppo).
Ordinario di Filosofia e Storia a Bergamo, Claudio Sottocornola si è laureato con una tesi in Storia della teologia all’Università Cattolica di Milano e ha insegnato Discipline religiose, Materie letterarie, Scienze dell’educazione. Giornalista e scrittore, ha pubblicato opere poetiche, multimediali e musicali. Studioso del “popular”, tiene corsi presso la Terza Università di Bergamo, collabora con varie riviste e realizza ricerche di carattere interdisciplinare fra musica, filosofia e immagine, che propone a un pubblico trasversale attraverso le sue famose lezioni-concerto, nelle scuole, nei teatri e nei più svariati luoghi del quotidiano. Si caratterizza per una forte attenzione alla categoria di “interpretazione”, alla cui luce indaga il mondo del contemporaneo, e per un approccio olistico e interdisciplinare al sapere.
CLAUDIO SOTTOCORNOLA, ordinario di Filosofia e Storia, giornalista pubblicista e docente di Storia della canzone e dello spettacolo presso la “Terza Università” di Bergamo, si caratterizza per una forte attenzione alla categoria di “interpretazione”, alla cui luce indaga il mondo del contemporaneo.
Come filosofo, utilizza musica, poesia e immagine per parlare a un pubblico trasversale, nelle scuole, nei teatri e nei più svariati luoghi del quotidiano.
Dalla metà degli anni ’70 la sua attività culturale si caratterizza per una tenace ricerca poetica che ispirandosi all’ermetismo assume le più disparate influenze, da Pavese a Prévert al cinema, soprattutto dei grandi autori italiani, di cui Sottocornola è un attento indagatore.
Nella maturità frequenta particolarmente il “saggio mémoire” focalizzandosi su una ermeneutica con tre polarità prevalenti: l’autobiografia intellettuale, l’analisi e rimodulazione dei contenuti relativi alla tradizione spirituale occidentale, la cultura pop contemporanea, dal mondo della canzone pop, rock e d’autore a quello della televisione e del cinema È autore di opere poetiche (“Giovinezza… addio. Diario di fine ’900 in versi”, “Nugae, nugellae, lampi”) e di percorsi artistici multimediali (“Eighties/laudes creaturarum’81” e “Il giardino di mia madre e altri luoghi”), oggetto di grande attenzione e consenso critico. Ha pubblicato saggi a tematica filosofico-teologica, nei quali indaga la crisi del sacro nella società contemporanea (“The gift”, la quadrilogia “Il pane e i pesci”, “I trascendentali traditi”, “Stella polare”, “Effatà”). Particolarmente famosi restano i suoi studi sul popular, pubblicati su svariate testate italiane, le sue lezioni-concerto (mix di canzoni, analisi storico-sociale, immagini, poesie) sul territorio e nel web, recentemente raccolte nel cofanetto in 5 dvd “Working Class”, e la trilogia musicale “L’appuntamento”, in cd e dvd.
Ha fatto di un approccio olistico e interdisciplinare al sapere la sua personale metodologia di ricerca.
Nel 2014 festeggia dieci anni di lezioni-concerto sul territorio con il recital “Hasta siempre” e la pubblicazione su supporto USB di “Una notte in Italia”, un archivio delle sue lezioni concerto arricchito di molti contenuti speciali.
Nel 2015 la prestigiosa rivista bucarestana “Contemporary Literary Horizon” lo omaggia con la pubblicazione di “Fin de siècle”, silloge delle sue poesie in edizione bilingue italiano-rumena, nell’autorevole collana internazionale “Aula Magna”.
La stampa italiana lo ha soprannominato “il filosofo del pop”, per sottolineare il suo interesse per la cultura contemporanea e l’utilizzo di modalità espressive legate al mondo dello spettacolo, attraverso le sue numerose e affollatissime performance live sul territorio.
www.claudiosottocornola-claude.com
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