Comix: in scena la danza acrobatica condita di fantasia
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mer 08-02-2017 17:17, n.9058 - letto 7533 volte
Comix: in scena la danza acrobatica condita di fantasia
Da un'idea di Emiliano Pellisari Studio
di Elide Apice
Non è facile scrivere di uno spettacolo come Comix, un insieme di tante piccole storie affrontate da cinque ballerini di rara maestria.
Non è facile scrivere delle suggestioni visive accompagnate dalle eccellenti scelte musicali che reggono storietratte dalla vita di tutti i giorni o dal mondo del fantastico dai fumetti.
Uno spettacolo nato da un’idea di Emiliano Pellisari Studio che è un perfetto incastro di eccezionale bravura, di giuste scelte di taglio di luci e di scene, quasi un movie in diretta che riporta al mondo dei sogni attingendo a piene mani dai fumetti o dai desideri mai repressi dell’umanità, volare, ad esempio, o nuotare.
Quindici quadri che si succedono a ritmo incessante da Aquarium su musiche di Saint Saens, a Slapstick su musiche di Joplin passando a Gershwin per Promenade e all’esilarante momento de La pantera rosa e Olivia a tante altre scene che hanno fatto sognare il numeroso pubblico presente al Teatro di Varese.
Su una solida preparazione di base la tecnica spettacolare dei protagonisti che hanno alternato la sculputre dance alla danza acrobatica miscelando il tutto con le più varie tecniche dalla black art, alla black light, alle macchine teatrali, alla video grafica, il tutto condito da una buona dose di ironia con il risultato di entusiasmare il pubblico, molti i giovanissimi.
Tra le meraviglie viste, la prima scena con le due protagoniste a muoversi sinuosamente tra flussi immaginari, e ancora la scena in cui due corpi si seguono, si incontrano , si cercano per poi dividersi in quattro tronconi indipendenti uno dall’altro, o Olivia che danza facendo sati di altezza inimmaginabile, abbracciando la divisa di Braccio di Ferro che per incanto si anima e ricambia l’abbraccio, e i tanti personaggi che protagonisti di virtuali cartoni animati si animano di vita propria e iniziano a ballare di fronte ad un pubblico sempre più sorpreso.
Uno spettacolo, quindi, ben costruito con la rara capacità di rendere partecipe attivamente il pubblico trasportato come in una favola nell’immaginifico mondo del surreale.
(Visto a TeatrodiVarese 07-02-2017)