Successo anche per il terzo appuntamento della rassegna Santa Sofia in Santa Sofia, promossa dall’Accademia di Santa Sofia per la direzione artistica di Marcella Parziale e la consulenza scientifica di Marcello Rotili, che questa sera, presso la Sala Vergineo del Museo del Sannio gremita da molti appassionati, ha proposto una lectio sulle origini del Canto beneventano condotta da Don Mario Iadanza, esperto studioso nel settore.
“La scrittura e il canto beneventano – ha affermato Don Mario Iadanza – sono i due fenomeni più rilevanti della Langobardia meridionale.
Il canto beneventano, come si evince anche da testimonianze epigrafiche conservate al Museo Diocesano di Benevento e al Museo del Sannio, nasce come sintesi di una antica cultura musicale locale risalente al VI secolo innestata poi con le notazioni musicali longobarde.
Solo verso il X /XI secolo, ignoti e attenti scribi, già in epoca di decadenza, pensarono di trascrivere il canto.
Le testimonianze, seppur in frammenti tra i quali il numero 38 e 40, sono tuttora conservate nel Museo diocesano”.
Poi, spazio alla musica in un originale connubio che ha fatto seguire al canto beneventano la magia del tango con Tanguetudine e Follia, a cura del Quartetto Cimarosa in un viaggio attraverso la musica che coniuga in sé la passione e il divertimento.
In programma Rossini, Duetto in re maggiore - Duetto buffo di due gatti; Rimski-Korsakov, Volo del calabrone; Carlos Gardel, Por una cabeza; Astor Piazzolla, Oblivion- Adiós Nonino; Vittorio Monti, Czardas; Claude Bolling, Galop- Romantique- Cello fan; Horacio Salgàn, A fuego lento; George Gershwin, Summertime.
Tutto magnificamente eseguito da un quartetto che ha ormai conquistato pubblico e critica per bravura e competenza. Nato nell’ambito del Conservatorio Cimarosa di Avellino da cui ha mutuato il nome, il quartetto è composto da Carmine Laino, docente di contrabbasso nello stesso conservatorio come Silvano Maria Fusco, docente di violoncello, mentre Rosario Scotti Di Carlo e Vincenzo De Lucia sono ex allievi del Cimarosa di Avellino e del Nicola Sala di Benevento.
Insieme dal 2013, hanno da allora affrontato un repertorio misto tra brani classici e repertori moderno e anche stasera hanno più che convinto il pubblico.
Come sempre la serata è stata introdotta da Marcella Parziale che ha anche annunciato importanti novità per l’Accademia sempre più votata a diventare punto di riferimento della cultura beneventana.
“Possiamo annunciare che la nostra Accademia è stata ammessa al CIDIM – Centro Italiano di Iniziativa Musicale, un riconoscimento molto importante - ha dichiarato Marcella Parziale - che ci permetterà di arricchire il nostro cartellone con musica e incontri con formazioni provenienti da tutto il territorio nazionale e ci permetterà di esportare i nostri concerti”.
Prossimo appuntamento da venerdì 19 maggio a domenica 21 con gli incontri curati da Marcello Rotili su "Le architetture di Santa Sofia e di Bach" e gli incontri musicali con Gianluca Giganti, Andrea Noferini e Luca Signorini