Ciò che colpisce in certe azioni è il coraggio e la voglia di mettersi in campo giocando con le parole e i gesti che sono direttamente proporzionali all’età anagrafica delle protagoniste (perché l’età reale è tutta un’altra cosa!)
Ieri in scena al Mulino Pacifico “bene comune della città” messo a disposizione dalla Solot, la messa in scena di “Un duets”, ideato e diretto da Linda Ocone, splendida regista di una banda di donne amanti del teatro, “La compagnia del mercoeldì”, cimentatasi anche in coreografie anni ’60 grazie al contributo della coreografa Valeria Pennino.
Un percorso a colori, ma pensato in bianco e nero attraverso le tante trasmissioni che la Rai (allora solo il primo canale) trasmettevano nei mitici anni ’60, anni che nell’immaginario collettivo di noi signore “di una certa età” sono strettamente legati a sketch e battute di donne che finalmente arrivavano alla ribalta dello spettacolo entrando nelle case e nella mentalità degli italiani.
Così, non senza una velata punta di malinconia, il pubblico ha impattato il ricordo di Ave Ninchi, Bice Valori, Paola Borbone, Clelia Matania, Franca Valeri con lo sketch della telefonista Rai interpretata da Rita Martone e ha riso al perfetto siciliano de “Le mogli dei mafiosi” con Anita Biondi e Angela Travaglione, e a “Il marito ritarda” interpretato da Ornella Verusio.
Lo stereotipo dell’antitesi tra “le due consuocere” con Rosa Sommella e Luciana Donatiello e l’analisi di un certo costume in “Le mogli degli onorevoli” con Grazia Ocone e Emilia De Rienzo per terminare con “La signorina snob”, interpretata da Antonella Nacca, hanno concluso una messa in scena breve e divertente con l’appuntamento al prossimo anno perché, ne siamo certi, “La compagnia del mercoledì”, nonostante il tempo che passa, è già pronta ad una nuova sfida.
Ciò che colpisce in certe azioni è il coraggio e la voglia di mettersi in campo giocando con le parole e i gesti che sono direttamente proporzionali all’età anagrafica delle protagoniste (perché l’età reale è tutta un’altra cosa!)
Ieri in scena al Mulino Pacifico “bene comune della città” messo a disposizione dalla Solot, la messa in scena di “Un duets”, ideato e diretto da Linda Ocone, splendida regista di una banda di donne amanti del teatro, “La compagnia del mercoeldì”, cimentatasi anche in coreografie anni ’60 grazie al contributo della coreografa Valeria Pennino.
Un percorso a colori, ma pensato in bianco e nero attraverso le tante trasmissioni che la Rai (allora solo il primo canale) trasmettevano nei mitici anni ’60, anni che nell’immaginario collettivo di noi signore “di una certa età” sono strettamente legati a sketch e battute di donne che finalmente arrivavano alla ribalta dello spettacolo entrando nelle case e nella mentalità degli italiani.
Così, non senza una velata punta di malinconia, il pubblico ha impattato il ricordo di Ave Ninchi, Bice Valori, Paola Borbone, Clelia Matania, Franca Valeri con lo sketch della telefonista Rai interpretata da Rita Martone e ha riso al perfetto siciliano de “Le mogli dei mafiosi” con Anita Biondi e Angela Travaglione, e a “Il marito ritarda” interpretato da Ornella Verusio.
Lo stereotipo dell’antitesi tra “le due consuocere” con Rosa Sommella e Luciana Donatiello e l’analisi di un certo costume in “Le mogli degli onorevoli” con Grazia Ocone e Emilia De Rienzo per terminare con “La signorina snob”, interpretata da Antonella Nacca, hanno concluso una messa in scena breve e divertente con l’appuntamento al prossimo anno perché, ne siamo certi, “La compagnia del mercoledì”, nonostante il tempo che passa, è già pronta ad una nuova sfida.
Del resto "La vita è troppo seria per non riderci sopra!"