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dom 02-06-2019 n.12363, Elide Apice

“Nel silenzio delle nostre parole” di Simona Sparaco, vincitrice del Premio DeA Planeta

Per la rubrica Letto per Voi

“Non c’è morte che non presupponga una rinascita. Imparare a decifrarla può dare un senso a tutto ciò che resta. Persino alla cenere”.
E’ tra le frasi più importanti di un libro doloroso che parla di madri e figli, di parole taciute e delle necessità di raccontarle prima che sia troppo tardi.
E’ “Nel silenzio delle nostre parole” di Simona Sparaco, vincitrice del Premio DeA Planeta, al quale l’autrice aveva partecipato con lo pseudonimo di Diego Corradini (un omaggio ai suoi due figli Diego e Tommaso, ad indicare al contempo il legame indissolubile che lega una madre al figlio).
La narrazione parte dai drammatici eventi dell’incendio della Grenfell Tower di Londra, ma viene ambientata a Berlino, città europea per eccellenza, e intreccia le storie plurime di persone normali, tutte alle prese con parole non dette e dal desiderio di superare un oltre.
Sono persone legate a storia d’amore /odio con i figli o con i genitori, persone che non sanno usare le “uniche sei parole” che potrebbero cambiare la prospettiva futura come avviene per Bastien, o che vedono in un figlio appena nato, l’impossibilità di ritornare in un corpo ormai cambiato e la necessità di abbandonare i sogni di ragazzina.
E poi c’è Alice e suo padre dai sogni distrutti, il suo Matthias del cui amore non riesce a dire parole a sua madre, e ancora Hulya che pensa a Polina tanto intensamente da non riuscire a confessarglielo. Un mostro di fiamme, però, che nasconde ancora uan storia, quella di due persone che dopo un amore si sono decisi a separarci, è in agguato a portare scompiglio in tutte queste vite.
Ognuno lo affronterà secondo il suo coraggio e il suo destino, tutti capiranno l’importanza delle parole da dire sempre perché c’è sempre qualcuno che ha bisogno di sentirsele addosso.
Un libro splendido, come del resto tutti quelli che Simona Sparaco ha donato ai lettori, in cui lo svelamento della necessità delle parole appare pagina dopo pagina avvincendo il lettore già al corrente di ciò che succederà e accompagnandolo nelle 15 ore precedenti l’incendio, quasi a voler testimoniare la caducità della vita, la necessità dell’amore.


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