Termina oggi la terza edizione di Porti di Terra, edizione declinata sul tema R-esisto: Sogni di economia civile per la Resistenza e al San Vittorino è tutto un susseguirsi di incontri con esperti sul tema che invita a restare nei territori a rischio di abbandono.
Come? Con l’inclusione e l’accoglienza dando spazio alle richieste delle centinaia di migranti che approdano sulle nostre coste dando spazio alla “restanza”, all’idea, cioè del restare.
L’iniziativa promosso dalla Caritas diocesana di Benevento, dal Consorzio Sale della Terra e dalla Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, è stata inaugurata lo scorso 27 settembre al Complesso San Vittorino di Benevento con una serie di interessantissimi incontri che hanno posto l’attenzione sulle diverse possibilità.
Toccante la testimonianza di Alesandra Sciurba, portavoce di Mediterranea che ha narrato non senza emozione i salvataggi di persone destinate al ritorno nei lager libici, ma anche il ricordo di Esther Jhonson, in “Esther”, una pièce della Solot per la regia di Antonio Intorcia e il docufilm”Bar Revolution” sul primo viaggio di Ventotene, il camper del Welcome realizzato e diretto da Gianpaolo De Siena e Michele Salvezza e dedicato ai 29 comuni che al momento hanno aderito al progetto di inclusione e molto importanti le testimonianze degli esperti che si sono succeduti nei vari panel.
Giornate intense di incontri per immaginare un mondo possibile a partire dall’accoglienza, quella vera, inclusiva che permettere di fondere pensieri e idee e dalla quale far ripartire il futuro.
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