emozioni, informazioni e commenti su teatro, cultura, arte, societa'
   
Home
Agenda
Cerca
Facebook
Youtube
   

ven 18-10-2019 n.12600, Elide Apice

"Chiedimi scusa" di Eve Ensler

Per la rubrica Letto per voi

E’ difficile fare i conti col proprio passato, soprattutto quando tutto il male che hai provato te lo sei portato dietro per una vita e non è dipeso da te.
E’ difficile avere una vita apparentemente normale fatta di soddisfazioni artistiche e sociali e poi sapere di dover tornare a casa e trovare i tuoi fantasmi.
E’ dal tentativo di liberarsi finalmente dal male che sembra nascere l’idea di “Chiedimi scusa” di Eve Ensler, pubblicato in Italia da Il Saggiatore per la traduzione di Valeria Gorla.
E’ un imperativo categorico cui sottoporre il padre, quell’uomo che tanti anni prima ha violato sua figlia, e quando, anni dopo, ha deciso di non molestarla più l’ha quasi odiata sottoponendola a punizioni e rabbia che altro non era che la rabbia contro la propria perversione e la propria frustrazione.
Eve Ensler immagina che il padre, a trenta anni dalla morte, da quel limbo di sofferenza dove si trova, le scriva una lettera e gli fa dire quelle parole che avrebbe voluto sentire ogni volta che lo incontrava, quando fingeva di essere morta per evitare quelle mani, parole che avrebbe voluto salvifiche per lenire i dolori di un’anima violata assieme al corpo.
Le parole del padre sono dure e sono atto di accusa contro se stesso, confessa dettagliatamente il suo morboso "amore", confessa la conseguente necessità di trascurare il resto della famiglia, compreso sua moglie che da madre forse aveva capito, racconta il suo passato fatto di insegnamenti severi e senza sorrisi, prova a giustificare i suoi atti percepiti anche da se stesso come perversi.
Ed Eve sta ad ascoltare, la si percepisce come presenza al di fuori della narrazione in attesa di un perché.
Parole forti, che lasciano il segno e che hanno permesso a Eve di liberarsi finalmente di tutto quello che lui le ha fatto e per chi potrebbe pensare che si tratti di un atto inutile, Eve racconta che è stato importante per lei scrivere questo libro, lasciar andare il flusso dei pensieri alla ricerca di quelle parole mai ascoltate e che avrebbero potuto forse consolarla.
“Prestami la voce, Eve, per chiederti scusa. Di’ tu la verità per me. La verità rende liberi. Liberati, Eve, liberati finalmente di me” chiede il padre, “Vecchio, vattene” sono le ultime parole del libro dedicato “a tutte le migliaia di donne che ho incontrato in questi ultimi venti anni e passa in campi profughi, in ospedali, zone di guerra, prigioni, produzioni teatrali, centri, università, licei, case rifugio, luoghi di culto, a voi che avete generosamente condiviso le vostre storie e mi avete ispirato ogni giorno a continuare a lottare finchè le nostre figlie non saranno uguali, libere e sicure”.
Ricordiamo che Eve Ensler è l’ideatrice del One billion ricing ed è attivista nelle lotte di liberazione delle donne.
Chiedimi scusa
Eve Ensler
Traduttore: Valeria Gorla
Editore: Il Saggiatore
Collana: La cultura
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 3 ottobre 2019
Pagine: 112 p., Brossura


Categ letto per voi, letto 6844 volte

 

 
 
 
    Apri WhatsApp  Apri Tweeter