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dom 10-11-2019 n.12677, Elide Apice

Magnifico Visbaal Teatro: in scena la forza di "Rusina"

Eccellente prova di Rossella Pugliese in una produzione Teatro Segreto


In apertura una voce, una poesia da “Il tempo che non vola” di Massimo Perrino che introduce in un mondo fatto di memoria e sentimenti.
Inizia così “Rusina” di e con Rossella Pugliese, una produzione Teatro Segreto, per l’appuntamento con la rassegna Magnifico Visbaal Teatro.
Una nonna sul letto di morte è l’incipit di una narrazione rigorosamente in dialetto calabrese che scava nel passato, mette a nudo speranze, ricordi, emozioni in una sorta di diario a ritroso che diventa confessione a sua nipote Rusina “che ha lo stesso nome mio”.
Di fondo la tristezza immanente di una realtà non voluta, di un matrimonio in un certo senso imposto, di 60 anni di vita in comune e di silenzi, di dolore per la morte di due figli, uno nato morto, l’altra morta “dopo che l’ho cresciuta per 31 anni”.
Una storia a ritroso nel tempo che pesca nel vissuto di Rossella Pugliese, calabrese di origine, romana di adozione, capace di una interpretazione dai continui cambi di registri interpretativi, che ha fatto ridere, sorridere, sospirare, piangere lacrime di dolore, in continuo cambio di scena complice una installazione in legno diventata all’occorrenza, bara, casa, terrazzo, culla, letto di ospedale,mezzo per ricongiungersi virtualmente a quel Giovanni cha aveva imparato ad accettare perché “l’amore, a mamma, quello viene col tempo”.
Spettacolo ben strutturato sotto ogni punto di vista, sorretto da una drammaturgia di raro impatto emotivo. Complimenti a Rossella Pugliese e al Magnifico Visbaal Teatro che ancora una volta ha centrato l’obiettivo di portare in città teatro di qualità e di forte impatto.
Da ricordare che gli utili dalla vendita libro “Il tempo che non vola” (Graus edizioni)sono devoluti interamente all’Associazione Edela che tutela e sostiene gli orfani di femminicidio e le famiglie affidatarie. http://www.grauseditore.it/dettLibro.asp?id=711
Prossimo appuntamento con il Magnifico Visbaal Teatro il 23 novembre con “Carbonio” di Sara Sole Notarbartolo
Le recensioni del pubblico
"Rusina" è una storia d'amore. L'amore di una donna semplice, umile, che non ha studiato, che ha sempre vissuto in un piccolo paese della Calabria, per sua nipote, la nipote che porta il suo nome, la nipote che l'ha ripagata, con la sua nascita, del dolore terribile della perdita di una figlia.
E l'amore della nipote per la nonna che trapela da ogni ricordo che Rossella Pugliese offre al pubblico durante la rappresentazione.
L'armadio, al centro della scena, è una sorta di macchina del tempo, che, dal letto di morte di Rusina, opportunamente spostato sul palco si trasforma in bara, letto d'ospedale, lapide del cimitero, balcone, sala parto, culla, portando lo spettatore indietro nel tempo e facendogli rivivere le tappe salienti della vita della donna.
Così si scopre che Rusina non si è sposata per amore, ha partorito un bambino morto, ha perso una figlia giovane e, per questo, ha desiderato di morire.
Si capisce che è una donna forte, determinata, orgogliosa della nipote Rossella, che è della "sua razza", una donna che nonostante la mancanza di cultura ha sempre pensato con la sua testa. Una donna che, nonostante tutto, ha amato la vita al punto da chiedere, prima di morire, un bicchiere di vino.
Uno spettacolo bello ed intenso e Rossella Pugliese, bravissima, ha emozionato con la sua interpretazione ed il suo parlare calabrese.
Loredana Russi


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