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mar 31-12-2019 n.12825, Maria Pia Ciani

"Il primo Natale", nelle sale il novo film di Ficarra e Picone

Un film bello, gentile, simpatico, colorato con un finale delicato perchè dove c'è l'accoglienza esiste la speranza.



"Lo chiediamo a Lei Maria perchè Gesù è piccolo e non può ancora fare miracoli, noi chiediamo di tornare da dove siamo venuti, nel 2019. Ho pregato tanto Dio ma non mi ha ascoltato".
"Forse perchè sono gli uomini che fanno i veri miracoli".
Il Primo Natale, nelle sale dal 12 dicembre è il film più visto il 25 Dicembre.
Ficarra e Picone sono conosciuti per una comicità sobria, un'ironia intellegente manifestata con battute simpatiche e mai irriverenti.
Per strappare un sorriso o sortire una bella risata, i comici siciliani non hanno bisogno di usare linguaggi coloriti, sottintesi equivoci, metafore poco eleganti.
Ficarra e Picone divertono perchè non sono costruiti, perchè è molto probabile che nel quotidiano siano effettivamente come appaiono sullo schermo.
Una comicità garbata mai sopra le righe che caratterizza i loro film come pellicole semplici e piacevoli.
Il Primo Natale è un film diverso rispetto a quelli precedenti, perchè se è vero che appare come un film godibilissimo è pur vero che il tema sotteso è molto attuale, parte da un lontanissimo passato per dimostrare che in fondo, oltre alla materiale modernità, nell'animo umano nulla sembra essere cambiato.
Il film inizia con una carrellata di immagini delle tragedie contemporanee al suono di Jingle bell e sarà quello il filo conduttore di tutto il film. Ricordando Benigni e Troisi nel mitico "Non ci resta che piangere", Ficarra e Picone, rispettivamente Salvo, un ladro miscredente di opere sacre che vende ai ricettatori, e Padre Valentino, il parroco del piccolo paese impegnato a selezionare gli attori per il Presepe Vivente, si ritrovano a Gerusalemme nell'anno zero. Inizierà per loro un'avventura alla ricerca della Sacra Famiglia a cui chidere il miracolo di ritornare nel 2019. Attraverseranno il deserto, incontreranno i soldati romani ed il Re Erode che intratteranno con la tombola, una scena simile a quella nella quale Mario e Saverio tentarono di insegnare il gioco della Scopa a Leonardo Da Vinci.
Una ricostruzione della nascita di Gesù Bambino nel rispetto della narrazione biblica proposta a suon di battute e diaolghi solo apparentemnte leggeri, sono gli elementi essenziali di un porgetto cinematografico vincente.
Una bellissima prova per Ficarra e Picone perchè li vede protagonisti di una pellicola molto originale, nella quale i riferimenti alla situazione attuale ovvero la perdita dell'umano sentire, di quel principio universale "Ama il prossimo tuo come te stesso", è decisamente alla deriva.
Forse non si può definire una novità l'idea di paragonare la persecuzione di Gesù a quella di tanti "poveri Cristi" vittime di essere nati nel posto sbagliato al momento sbagliato, tuttavia la rappresentazione sul grande schermo di Ficarra e Picone è un omaggio ai "puri di cuore", a coloro che ritrovano la speranza solo quando sono capaci di "guardare se stessi negli occhi degli altri", riscoprendosi persone migliori.
Il Primo Natale è un film bello, gentile, simpatico, colorato con un finale delicato perchè dove c'è l'accoglienza esiste la speranza.



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