.jpg) Un applauso accoglie Mimmo Borrelli e un applauso lungo, appassionato, sentito, carico di emozioni lo saluta al termine di Napucalisse(oratorio in lettura) che questa sera ha aperto Obiettivo T, stagione teatrale della SOLOT, al Mulino Pacifico. Al centro le parole, dure, crude, taglienti, invettive cariche di miti, leggende, storie narrate ne li cunti. Un quotidiano fatto di tutto e di niente, di vita e di morte, una “Napoli ossimorica latente” dove il bene e il male si rincorrono e si affrontano. Su tutto un guardiano come il Vesuvio, frutto della caduta di Lucifero in terra. Mimmo Borreli, generoso, potente, immaginifico, non si risparmia e dona un’ora di teatro intenso fatto di parole, sì, ma anche di tanta fisicità. E quel “Napule cundannate, Napule r’ ‘u Priatorio, Napule r’ ‘u scuretorio, Napule ce sta o’ sole, Napule sfriggiata, Napule alliccata, Napule munezza, Napule priezze, Napule allerezze”, è al contempo invettiva e atto d’amore verso la città. Un‘azione che è denuncia dolente dei mille mali di Napoli, ma anche dei tanti risvolti che vanno oltre le facili retoriche e il pubblico ne è rimasto incantato e affascinato e ha seguito il percorso attraverso i dialoghi dei personaggi, Pulcinella, un killer e il Vesuvio, creatura vivente, che alla fine esploderà nella lunga invettiva (oltre 400 versi) che come spiegato dallo stesso Borreli prima dello spettacolo, era l’unico modo per ottenere un eruzione in scena. Eccellente (ma è un termine certamente riduttivo) la capacità espressiva di Mimmo Borrelli attraverso i diversi registri interpretativi, con l'uso di una lingua complicata e coinvolgente. Immensa la generosità di un attore capace di donarsi anima e corpo al suo pubblico. Inscena con Mimmo Borrelli le musiche dal vivo del Maestro Antonio Della Ragione.
Prossimo appuntamento con Obiettivo T, venerdì 17 gennaio 2020, ore 20.30, con “WET FLOOR” di Fabio Pisano, con Antimo Casertano e Fabio Cocifoglia.
|