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mar 14-01-2020 n.12859, redazione

Stregonerie premio Strega tutto l'anno: si legge Parise

Il 17 gennaio allo Spazio Strega


Venerdì 17 gennaio, alle 18:30, torna da Strega Alberti a Benevento il consueto appuntamento con “Stregonerie – Premio Strega tutto l’anno”, la rassegna che riscopre i grandi capolavori del Premio Strega negli spazi della fabbrica del liquore legato, da sempre, alla letteratura.
Curata da Isabella Pedicini e Melania Petriello, in sinergia con Strega Alberti e la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, la rassegna propone per il mese di gennaio un appuntamento dedicato al “Sillabario n 2”, opera con cui Goffredo Parise si aggiudicò l’edizione del 1982 del prestigioso riconoscimento letterario.
Il Sillabario n. 2 (accorpato, oggi, al Sillabario n.1 in un unico libro dal titolo “Sillabari”) raccoglie una serie di testi dello scrittore apparsi su “Il Corriere della Sera” negli anni Settanta.
Si tratta di brevi racconti incentrati sui sentimenti umani che, disposti in ordine alfabetico, compongono una sorta di dizionario delle emozioni.
Brani di cristallina semplicità, ispirati nella forma ai libri con cui i bambini apprendono la lingua che, parola dopo parola, formano un atlante preciso e rapido di personaggi, luoghi e situazioni.
Racconteranno il libro di Goffredo Parise, strutturato secondo le lettere dell’alfabeto, la book blogger Federica Scerbo e due autori che, nei loro testi, confermano l’amore per le parole e la passione per la nostra lingua: lo scrittore Matteo B. Bianchi con “Il nuovo dizionario affettivo della lingua italiana” e la sociolinguista Vera Gheno con “La guida pratica all’italiano scritto”.
Ne “Il nuovo dizionario affettivo della lingua italiana”, Matteo B. Bianchi ha chiesto a centinaia di scrittori del panorama italiano qual è la loro parola del cuore e perché.
Adistanza di dieci anni dalla prima uscita, questo testo torna in libreria in edizione aggiornata per festeggiare il ventesimo compleanno della casa editrice Fandango, raccogliendo un mosaico sentimentale e inedito delle suggestioni evocate dai vocaboli.
Le parole costituiscono, infatti, i ferri del mestiere per narratori e poeti, ma corrispondono anche a stati d’animo, ricordi, storie.
“La guida pratica all’italiano scritto” di Vera Gheno è, invece, un agile manuale di scrittura che, prendendo le mosse dalle fonti cartacee o digitali da consultare in caso di necessità, analizza il lessico italiano per un utilizzo consapevole e preciso delle parole.
Il testo approfondisce poi le norme grammaticali, l’ortografia, la punteggiatura, per approdare infine alle tecniche per gli appunti, alla lettura, alla composizione e alla revisione dei testi. Una guida per un corretto uso della nostra lingua che ne omaggia la bellezza e la ricchezza, senza trasformarci però in “grammarnazi“, come recita il sottotitolo del libro.
Un appuntamento da non perdere per gli amanti della letteratura e della lingua italiana.
«Nella vita gli uomini fanno dei programmi perché sanno che, una volta scomparso l’autore, essi possono essere continuati da altri. In poesia è impossibile, non ci sono eredi. Così è toccato a me con questo libro: dodici anni fa giurai a me stesso, preso dalla mano della poesia, di scrivere tanti racconti sui sentimenti umani, così labili, partendo dalla A e arrivando alla Z. Sono poesie in prosa. Ma alla lettera S, nonostante i programmi, la poesia mi ha abbandonato. E a questa lettera ho dovuto fermarmi. La poesia va e viene, vive e muore quando vuole lei, non quando vogliamo noi e non ha discendenti. Mi dispiace ma è così. Un poco come la vita, soprattutto come l’amore.» (Goffredo Parise, Sillabari, Avvertenza, Gennaio 1982).


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