Ciro è un deskman, fa il receptionist in un albergo ed ha sempre un sorriso stampato in viso, pronto ad obbedire. Si innamora di Susanna, figlia del capo degli Ultras del Napoli e per essere certo di essere accolto dal padre deve improvvisarsi egli stesso ultras. E’ così che la sua vita cambia, entra in un mondo messo ai margini dai media, tacciato di violenza e di soprusi e ne scopre l’umanità e il senso di appartenenza, la Mentalità, non solo alla maglia, ma alla città, a Napoli. Quattro anni di attento studio hanno portato Pantaleo a cercare di capire il senso più profondo del fenomeno in un testo molto ben costruito che ruota intorno ad una serie di personaggi tutti interpretati da Adriano Pantaleo incredibilmente bravo nel cambiamento di toni e di accenti e capace di caratterizzare, in uno spettacolo improntato alla velocità delle azioni, personaggi diversi tra loro da Susanna, a Biagio O’Mohicano, al cugino ultras detto Lupin, agli amici che lo accolgono nel gruppo, differenziati per uso di parrucche e intonazioni di voci attraverso passaggi veloci da un capo all’altro della scena. Per raccontare un mondo, per la prima volta visto attraverso gli occhi dei tifosi, Ultras, sì, ma capaci di ragionare col cuore e mettersi in gioco nei momenti drammatici del paese come nell’aiuto portato a Genova all’indomani del crollo del ponte Morandi o a L’aquila e Amatrice per il terremoto.
Prossimo appuntamento il 15 febbraio prossimo con Mistake di Fabiana Fazio
Non plus Ultràs Drammaturgia e regia GIANNI SPEZZANO Scene VINCENZO LEONE Costumi GIOVANNA NAPOLITANO Luci GIUSEPPE DI LORENZO Contributi Multimediali e foto di scena CARMINE LUINO Assistente alla regia RAFFAELLA NOCERINO Collaborazione alla drammaturgia ADRIANO PANTALEO Organizzazione CARLA BORRELLI Produzione PRODUZIONI, TEATRO ELISEO, NEST NAPOLI EST TEATRO In collaborazione con LA CORTE OSPITALE
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