Roma: Florinda e Giovanni si incontrano perché lei ha bisogno di fargli domande per una ricerca storica e finiranno per innamorarsi, un amore senile e intenso che si innesta nella memoria di ricordi dolorosi mai dimenticati. Tra Roma, la Jugoslavia e la Svizzera i due si racconteranno svelando angosce e memorie antiche e sul filo della memoria il ricordo va alla moglie di Giovanni, di origine jugoslava, partita un giorno per stare accanto alla mamma ammalata e mai più ritornata da quei luoghi dove imperversava la guerra etnica di Bosnia. Una vita intera tra la dominazione di Tito e la guerra serbo croata, vite spezzate nell’indifferenza del resto del mondo che non impediranno a Giovanni di aprire il cuore a Florinda che finirà per stargli vicina anche nei momenti bui di una malattia dalla quale Giovanni aveva voluto tenerla lontana e dalla quale finalmente potrà guarire. La narrazione procede attraverso una quotidianità fatta di attese, di incontri, di scoperte fino alla rivelazione finale riguardo l’atroce fine della moglie di Giovanni in un susseguirsi di azioni che lasciano col fiato sospeso e portano il lettore ad immergersi nelle pagine di un libro in cui sarà l’amore a curare le ferite. “Cioccolata per due” è vincitore di due primi premi prestigiosi “Milano International” e Premio “Città di Cattolica” di Roberto Sarra.
Nunzia Gionfriddo, nata a Napoli, laureata in Lettere e Filosofia nel 1969, presso l’Università “Federico II”, ha insegnato negli Istituti Medi Superiori. Ha collaborato con il “Dipartimento di Italianistica” e con la cattedra di “Storia della Scienza” dell’Università “La Sapienza” di Roma. Si è interessata dei rapporti tra scienza e letteratura, partecipando al dibattito culturale con alcuni saggi, tra cui L’incanto della camera oscura in Giacomo Leopardi, pubblicato dalla Rivista Letteraria “R I S L”, diretta da Emilio Speciale e L’Ultrafilosofia si fa poesia, in “Leopardi e il pensiero scientifico”, a cura di Giorgio Stabile. I n questi ultimi anni si è dedicata alla stesura di romanzi, di cui “Chiocciole vagabonde” è il primo.
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