C’è chi scrive su un blog, un tossicodipendente, si fa riferimento a don Chisciotte a tanti altri personaggi. Sullo sfondo Paesone, una città immaginaria, summa di tante città. E’ “Teoria della comprensione profonda delle piccole cose “di Alfredo Palomba (Wojtek Edizioni) proposto al Premio Strega 2020 da Antonella Cilento. Un romanzo da affrontare con coraggio come coraggiosa è la scelta narrativa di mescolare stili e temi a partire da post sui social, a teorie più o meno comprensibili in antitesi tra il Pelato e il protagonisti, Toni, uniti e divisi da una sorta di lotta intestina, da quando il Pelato ha tradito l’amicizia rientrando a pieno nella scia dei desideri borghesi, alla ricerca di un dottorato. Il protagonista sogna spera, decide di essere il POETA, quello riconosciuto per strada dalla folla osannante e di “vendicarsi” in qualche maniera dello smacco subito. Un romanzo che è tutto e niente, genialità narrativa, capacità di plurime espressioni, surreale e pur tanto attuale in cui si innestano molteplici personaggi al limite del surreale, oltre il poeta e i Pelato, c’è un ragazzino capace di nascondere a tutti la sua genialità, il tossicodipendente che crede di essere un novello Don Chischiotte, l’autore incompreso di un blog, il trentacinquenne irrisolto, tutti specchi di una società tutto sommato egotica in cui ognuno ha sguardo vigile solo sul proprio essere.
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