E’ un romanzo di formazione “Ragazzo italiano” (Feltrinelli editore) di Gian Arturo Ferrari. Ninni il protagonista, nato durante la II Guerra mondiale, attraversa la sua storia raccontandoci i cambiamenti sociali e politici del tempo nella provincia lombarda tra Zanegrate e Querciano e poi Milano, questo lo spazio geografico. Un paese che risorge dalle sue ceneri dopo la sventura della guerra osservato con gli occhi di un bambino cui non manca curiosità e voglia di sapere. Tutto è rinascita e da una incantata provincia dove pur si faranno sentire gli echi del cambiamento lo sguardo volge alla moderna Milano e alle diverse modalità di approcciarsi alla vita pubblica, alla scuola. Alle spalle una famiglia attenta al rispetto dei principi piccolo-borghesi e una nonna che punta sul sapere e sulla conoscenza. Sarà questo il bagaglio morale e culturale che Ninni, poi chiamato Piero (all’anagrafe Pieraugusto) divenuto ragazzino, porterà con se nella crescita. Tre le parti i cui il libro è diviso come tre sono le fasi della crescita di Ninni da bambino fino a diventare adulto dopo aver superato le inevitabili contrapposizioni ad un padre autoritario e il rapporto con la madre, molto amata ma di cui si intravedono i limiti. È una narrazione sul cambiamento e sulle ri-nascite successive che avvengono man mano che la storia si evolve e che fisicamente vengono narrate nei cambi di classe e conseguenti cambi di metodi didattici fino ad arrivare agli anni ’60 e al desiderio di libertà, le rivendicazioni sociali, il decisivo e definitivo distacco dalla storia di ieri. Il libro è stato proposto al Premio Strega 2020 da Margaret Mazzantini.
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