Elisabetta ha 50 anni, un dolore forte nel cuore, è sola e nulla sembra darle più piacere. Insegna matematica ai ragazzi di Nisida, è vedova da tre anni, la morte improvvisa del marito, Antonio, e la fine dei sogni, prima tra tutti un figlio. Da allora la sua vita è fatta di casa e lavoro e il suo lavoro non è dei più semplici, è un lavoro difficile, come difficili sono i ragazzi in attesa di un futuro in un luogo in cui “del presente non si parla e il futuro non si immagina”, traditi da una società che non fa molto per aiutarli e più che insegnare a far di conto il suo compito sarà insegnare a riscoprire l’amore e la dignità e il rispetto per se stessi Almarina, ragazza rom di 16 anni, sconta a Nisida la sua pena, ha un trascorso di violenza, picchiata e violentata dal padre, approdata a una vita di solitudine dopo essere scappata di casa per salvare se stessa e soprattutto il suo fratellino e ora è sola. Le due solitudini finiranno per incontrarsi e condividersi, impareranno ad accogliersi reciprocamente in un romanzo potente e struggente dalla narrazione densa e carica. “Almarina” (Einaudi) di Valeria Parrella è stato proposto al Premio Strega 2020 da Nicola Lagioia ed è rientrato nella dozzina.
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