E' un messaggio potente e corale, quello lanciato dal team creativo e miltante sannita di “Trilogia in rete”, promosso dall'attivista Andrea Maio e dal videomaker Flaviano Esposito. Il contributo videografico gioca sul doppio senso della parola “responsabile”, continuamente invocata dai vertici politici e amministrativi del Belpaese. «Ma quante persone che oggi invocano responsabilità sono responsabili di aver fatto a pezzi la sanità, applicato alla vita i diktat dell’austerità e favorito la globalizzazione intesa in senso esclusivamente capitalistico. E noi cos’abbiamo fatto, cosa stiamo facendo?», chiedono all'unisono gli intervistati. «Il nostro – spiega Maio – è anche un inno alla rivalutazione della nostra esistenza in chiave “vicina”, locale, consapevole delle opportunità che essa può offrire. Riqualificare il proprio spazio e il proprio tempo significa ripudiare prima di tutto la civiltà capitalistica e consumistica, con tutte le modalità di di globalizzazione e massificazione di produzione, consumo e gestione della ricchezza (nonché della povertà). La saga di “Trilogia in Rete” è partita due anni fa sottolineando il valore della disobbedienza civile, che è un tema ancor più caldo e importante in questi giorni di limitazioni della libertà, che non possono e non devono durare». «E' facile per celebrità strapagate sventolare l'hashtag #iorestoacasa con alle spalle jacuzzi e piscina – continua l'attivista – ma chi vive nella miseria o nel precariato (fomentato dagli stessi politici e dirigenti “responsabili”) potrà restare a casa ancora per poco, dopo di che le strade saranno due: ripartire dal proprio territorio, ripensando la propria vita in senso locale e sottraendola ai giochi globali del mercato, o rischiare di dover ricorrere ad arrembaggi e mezzi rocamboleschi per tirare a campare. Dunque gli unici hashtag che ci sentiamo di condividere sono #StayHuman e #ThinkLocally».
https://www.facebook.com/trilogiainrete/videos/701319133971281/
|