La storia del ciclo troiano che spesso svaluta la complessità dei personaggi femminili, la necessità di dare voce alle donne della storia e delle storia questo narra Roberta Biscozzo in Monodia di donne (casa editrice Kimerik). Donne che parlano della propria comune concezione di vita e che donne! Da Arianna a Elena, Perialla, Cassandra, Medusa, donne che hanno subito soprusi da parte di uomini e divinità potenti, donne che hanno subito il “chiacchiericcio” di altre donne, donne vessate che nel silenzio sono state protagoniste delle loro storia. Arianna, la dolce che prova tristezza per Asterio. “Era solo un bambino diverso dagli altri” le fa dire l’autrice. Decide di aiutarlo chiuso in quel labirinto dove scoprirà l’amara verità, si troverà ad essere complice di con Teseo e penserà “ho ucciso io Asterio” svelando l’angoscia e i sensi di colpa per una colpa sentita nel profondo del cuore. Elena, quel matrimonio imposto con Menelao che poi si “rivelò ottimo compagno di vita”, l’arrivo di Paride che la pretende perché promessa da Afrodite, il suo nome sulla bocca dell’umanità per una azione di cui non è responsabile, l’unica sua colpa la sua smisurata bellezza. La ritroviamo sette anni dopo” stanca di questa esistenza vacua e in attesa estenuante” certa che nessuno crederà alla sua innocenza. Il terzo racconto è dedicato a Periella, la Pizia, “profetessa e strumento del fato” cui viene imposto un falso vaticinio in nome di Dike, la giustizia, contro l’usurpatore Demarato, fine finisce per pensare di essere stata messa alla prova da Apollo e di non essere quindi degna della sua stima. Cassandra, il quarto racconto, e il suo triste destino di profetessa inascoltata che presagisce l’infausto destino di Ilio. L’ultimo personaggio è Medusa, una della tre Gorgoni, l’unica mortale che viola il patto di verginità e viene per questo condannata anche se non ne ha colpa alcuna. E’ stata infatti violentata da Poseidone e “come potevo sottrarmi alla volontà di un dio tanto potente!” leggiamo nel suo tentativo di difesa. Un libro molto ben scritto che accompagna i lettori nelle pieghe dei miti sono scritti dagli uomini che mai hanno saputo dare il giusto spazi all’universo femminile.
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