Un tema drammaticamente attuale quello dello scontro tra religioni, un genere tra i più amati dai lettori, la spy story, la giusta dose di napoletanità, l’internazionalità degli spazi tra Londra e Parigi. Questi gli ingredienti di In nome del padre di Massimiliano Amatucci edito da Kairòs. Una intrigante storia di spionaggio che parte da Napoli, il primo capitolo inizia con un viaggio in aereo che parte da Capodichino, in un plurimo piano di narrazione che alterna i ricordi di Vittorio in quella Scampia delle Vele, terra di degrado cui sottendere nonostante le sue diverse intenzioni, con una nuova realtà di vita. Un omicidio giustificato da storie successe e l’ingresso in un mondo altro con l’inizio di una lotta tra società diverse, diversi modi di concepire la religione, diversi modi di essere. La chiamata ad un incarico supremo, proteggere un grande personaggio da un attacco terroristico è l’inizio di una lunga avventura e di una serie di colpi di scena che tengono desta l’attenzione. Il tutto per una narrazione fluida e intensa dal ritmo incalzante che accompagna il lettore in una lettura avvincente e scorrevole che si presta a diverse riflessioni, oltre il rapporto tra diverse religioni, infatti emerge forte il senso e il desiderio di giustizia.
Massimiliano Amatucci nasce nel settembre del 1973 a Pomigliano D’Arco. Dopo gli studi classici al Genovesi di Napoli, si laurea in Giurisprudenza all’Università Federico II e diventa avvocato, professione che svolge tuttora. Cresciuto a Napoli, dopo un’esperienza londinese di un paio di anni, attualmente vive con la compagna a Torre Annunziata. Da sempre appassionato di letteratura, nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo: “L’agnello di Dio” (Watson Edizioni – Roma), dando vita ad una serie poliziesca che vede come protagonista il commissario Profumo. È del 2018 “La catena dei santi” (Romanzi Nulla Die).
Massimilano Amatucci – In nome del Padre Kairòs Edizioni 2019 Collana: Sherazade pp.252 Prezzo: € 15,00
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