Quarantotto pagine per un elogio a Luciano De Crescenzo, ci hanno pensato Gianluca Esposito e Emanuele Trosi in “Così parlarono gli Epicurei”, stampato presso la Polifrafica Fusco. La prima pagina e l’ultima per le poesie di Antonio Di Riso con “Gaudente e godimento” e La permanenza del pensiero, il corpo centrale occupato da due saggi firmati dagli autori, dal vero e proprio omaggio a De Crescenzo e dalle riflessioni finali. Il primo saggio è sulla definizione di epicureo e sulla necessità di riconoscere il termine come sostantivo o come aggettivo, cosa di non facile spiegazione, e capire chi è un epicureo: l’uomo che si abbandona ai piaceri o l’uomo del “non dolore”. Il secondo saggio inizia con un prologo dal titolo disarmante, “innamorarsi non conviene”, il che riporta a De Crescenzo e alla sua affermazione contenuta in “Non parlare, baciami. La Filosofia e l’amore”e continua nell’analizzare il tema dell’innamoramento attraverso riferimenti a Tito Lucrezio Caro, alla sua opera diretta a Gaio Memmo, arrivando a Cicerone e per finire con l’idea che “l’amore è una malattia”. Nell’omaggio a De Crescenzo, invece, il perché dell’amore per la filosofia, la folgorazione nei suoi libri, la collaborazione con l’artista partenopeo, la consapevolezza che “la morte esiste solo come evento che procura dolore ai superstiti” così come diceva Epicuro.
Del libro si parlerà in maniera più approfondita nel corso di un incontro organizzato da Culture e Letture - Associazione culturale appena sarà termionata l'emergenza Covid-19 "Così parlarono gli Epicurei" di Gianluca Esposito e Emanuele Troisi Editore: Poligrafica Fusco Anno edizione: 2019 In commercio dal: 1 gennaio 2019 Pagine: 48 p. Brossura EAN: 9788899927073
|