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ven 15-05-2020 n.13067, Elide Apice

“Anime sole di vergini impure” il libro di Matteo Rocco Frasca

L’intervista al giovane autore

“Pare che l’arte nasca da un bisogno: io non sono mai riuscito a ritenermi un artista ma ho sempre avuto la necessità di creare qualcosa. Qualcosa che nasce dall’impellente e immediata esigenza di comunicare, denunciare, dar voce a quel grido che graffia nello stomaco e poi si blocca in gola. Così quel qualcosa diventa verbo, il mio, perché non sono mai stato bravo a spiegarmi a semplici parole, ma nemmeno a restare in silenzio. E questo libro prolifera dall’esigenza di dare concretezza ai pensieri che non mi facevano addormentare la notte e dalla prepotenza di volerli mettere a tacere”.
Questa è parte dell’introduzione di “Anime sole di vergini impure” il primo libro di Matteo Rocco Frasca che dopo una piccola anticipazione, qualche anno fa, ha finalmente avuto la possibilità di una pubblicazione.
Abbiamo sentito il giovane autore sannita in attesa si una presentazione del libro che speriamo possa avvenire a breve.
Di seguito l’intervista
Finalmente si realizza il sogno di pubblicazione di un tuo libro che, nella parte originaria, avevamo presentato proprio a Benevento. Un'opera prima. Di cosa si parla nel libro e chi sono le vergini impure?
Questo libro è un viaggio introspettivo, intimo di un’anima che è intrappolata in una condizione nociva da cui non riesce a fuggire.
Non riesce a fuggire perché continua a sbattere contro i pregiudizi della società, racconta quindi di anime che convivono con il peso dell’inadeguatezza per essere, per il mondo che le circonda, trpppo diverse.
Vuole descrivere le sensazioni di tutte quelle persone che, perché omosessuali, transessuali, musulmane in un paese come l’Italia, donne in una società patriarcale eccetera, si auto convincono di essere sbagliate e provano ad omologarsi in una società priva di valori e basata sull’apparenza.
Solo quando si renderanno conto della grandezza della propria diversità, potranno accettarsi.
Nel libro ciò viene raccontato attraverso le metafore dell’abbandono, della relazione d’amore tossica e del coraggio di interromperla, in cui prima la vittima si sente colpevole e poi riesce a capire di non aver colpe.
E loro sono le vergini impure: tutte quelle persone vittime di violenze, fisiche o verbali, che vengono giustificate dalla mentalità ipocrita della società attuale; ma sono anche tutte le persone che combattono per i diritti, per l’uguaglianza; chi ha sconfitto i pregiudizi e ha imparato ad accettarsi per quello che è.
Da quanto tempo lavori al libro? 
Ci lavoro da poco più di 3 anni: era il 2017 quando lo abbiamo presentato insieme a Benevento.Doveva essere pubblicato tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 da una casa editrice con cui avevo un contratto.
Ma poi non ho voluto più pubblicarlo. Ed era una strana sensazione, l’ho vissuta all’inizio come fosse un mio capriccio, ma semplicemente non ero pronto.
Mi comporto spesso seguendo le sensazioni che provo e infatti il libro è cresciuto con me, è cambiato con me.
Quale è lo scopo del libro?
Il libro ha la voglia di denunciare. Parlare di come da una situazione tossica possiamo uscirne solo cercando la luce in noi stessi.
Sulla tua pagina FB scrivi che i libro è dedicato a chi ama. Cosa è per te il senso dell'amore?
L’amore a cui mi rivolgo e un amore “sociale” che parte dall’amore per sé stessi: se non impariamo ad amare noi stessi non possiamo amare nessun altro.
Mi viene da definirlo “sociale” perché per amare bisogna ammettere che anche gli altri amano, e quando ci troviamo in un contesto in cui l’odio viene diffuso tramite qualsiasi mezzo possibile, chi ama riesce a lottare contro le ingiustizie dell’odio.
Scrivi anche che hai sempre avuto l'esigenza di comunicare ma di non aver quasi mai avuto il coraggio di farlo.
La scrittura, le poesie e anche la pittura e il disegno che sono altre sfaccettature della tua personalità sono state in grado di aiutarti?
Sì: la poesia, la pittura, e anche il balletto mi hanno sempre aiutato ad esprimermi.
Cosa ti aspetti da questo libro?
E' una domanda difficile a cui non so rispondere, non mi aspetto molto, ma spero possa intrattenere e magari aiutare chi lo legge. Spero che si diffonda il messaggio che il libro vuole mandare.
Stai già pensando al prossimo libro? 
No, perché scrivo quasi sempre, quasi tutti i giorni, ma un libro nasce quando sento davvero il bisogno di comunicare qualcosa.
Di cosa ti stai occupando in questo periodo? 
Studio Fashion Design. La moda è per me il mezzo che mi permette di sublimare le mie passioni per la poesia, la danza, la pittura.
Ultima domanda: ti chiami anche Rocco o il doppio nome è un omaggio a tuo nonno che ho conosciuto e stimato tanto?
Rocco non è legalmente il mio secondo nome, perché a mio nonno il suo nome non piaceva per niente, e si è imposto per non farmelo avere quando sono nato.
Con lui ho avuto un rapporto speciale, con lui sento ancora un forte legame e la prima poesia del libro è dedicata a lui.
Rocco è quel secondo nome che lui non ha voluto darmi e che io ho scelto di avere in omaggio al nostro rapporto, e alla persona che era.
Questo il post che Matteo Rocco Frasca aveva pubblicato sul suo profilo FB e che ci sentiamo di condividere:
Ho da sempre avuto l’esigenza di comunicare, ma poche volte il coraggio per farlo.
Ho sempre sperato di trovare la forza di raccontare il mio vissuto per poter aiutare qualcun altro, ma spesso invece mi sono abbandonato alla presunzione di lasciarmi tutto alle spalle e dimenticare, o meglio, provare a dimenticare: perché poi c’è sempre qualcosa che non ti fa dormire la notte.
Ho imparato che la sofferenza o la affronti, o ci convivi, così ho provato ad accettarla a modo mio. Io, non sono mai riuscito a chiamarmi artista ma so che l’arte nasce da un bisogno, e ho sempre avuto il bisogno di creare qualcosa. Qualcosa che nasce dall’immediatezza e immediata esigenza di denunciare, dar voce a quel grido che graffia nello stomaco e poi si blocca in gola.
Così ho scritto, ho messo nero su bianco ogni singolo pensiero per dare concretezza ai pensieri che non mi facevano addormentare la notte e trovare la prepotenza per metterli a tacere.
E questo libro è la storia, la prova che dai nostri momenti più bui la luce possiamo trovarla solo in noi stessi.
Da ora, è disponibile “Anime sole di vergini impure”, la storia di anime inadatte che vanno alla ricerca del proprio posto nel mondo, della lotta a quel senso di inadeguatezza imposto dalla società dell’apparenza, tentennando tra la voglia di arrendersi e il coraggio di riprovarci ancora una volta.
Questo libro è dedicato a chi ha saputo accettarsi e ha fatto della sua diversità un punto di forza; a chi non si è piegato al pregiudizio; a chi non smette di credere nei propri sogni; a chi grida perché ne sente il bisogno, a chi ama perché ne sente il bisogno: queste sono le vergini impure.
Le vergini impure combattono contro il senso di inadeguatezza con cui il mondo le ha rivestite: sono anime inadatte, messe spalle al muro dal pregiudizio e dall’ingiustizia di una mentalità puritana, fittizia e basata sull’apparenza e l’omologazione. Nascoste all’ombra della società, intrappolate tra relazioni nocive e abitudini malsane, seguono cieche gli ideali imposti. Ma il loro è un viaggio notturno e introspettivo alla scoperta di loro stesse: un percorso tra ricordi e nostalgie, scenari corrotti, sbagli, rimorsi, proteste. Solo quando impareranno ad apprezzare la loro essenza e non rinnegheranno la loro natura le vergini impure otterranno il loro riscatto”.

Per acquistare il libro
https://www.amazon.it/dp/B088LKDJSJ/ref=mp_s_a_1_1_nodl?keywords=anime+sole+di+vergini+impure&qid=1589434868&sr=8-1&fbclid=IwAR1M9EI2fNWxY2R3Yh3jsp78sqxxF3McC2t3AC8jTihxqw37yq1OYNqO2ek
 


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