Una stazione malandata, un paese disabitato e quasi abbandonato, ecco cosa aspetta Giacomo Marotta, un giovane ferroviere appena trasferito a Centounoscale Scalo (paese immaginario ma che non è difficile pensare come un piccolo, normale paese dell’entroterra). Un nome difficile da pronunciare così come complicati saranno i rapporti con i pochi, silenziosi e tristi abitanti. In questo scenario si apre la narrazione de “Il paese dalla porte di mattone” (HarperCollins edizioni) appena dato alle stampe. Un romanzo, opera prima di Giulia Morgani, ambientato alla fine della seconda guerra mondiale in una narrazione dalle plurime chiavi di lettura. Scritto in terza persona, al racconto in sé unisce e intervalla, in prima persona, i pensieri reconditi di ogni protagonista secondo il proprio punto di vista sulle azioni narrate e spesso queste sono in netto contrasto con la realtà. Il romanzo ci parla di Cesare Marotta e delle difficoltà incontrate nel tentativo di farsi accettare da una comunità che per paura si è ripiegata su stessa, temendo il mondo all’esterno dal quale intende restare isolata. Tutte le speranze di futuro di Giacomo vengono man mano a cadere: si ritrova d abitare in una casa che la narrazione popolare vuole abitata dal Male, si scontrerà contro la solitudine, contro il tentativo di isolare chi non è dello stesso paese, contro la cattiveria e l’abbrutimento di animi che non riescono a guardare oltre il pregiudizio. Un paese in cui regnano sovrane le stranezze a partire dalle porte di mattoni che chiudono accessi e isolano come muri dal resto del mondo e anche la stazione non ha alcun ingresso. Un bambino dai capelli di cenere, Roberto, guiderà Giacomo attraverso le strade e poi i misteri. Ha solo 10 anni, non sa leggere, ma ha i modi di fare di un adulto e poi c’è Malvina e il suo strano modo di stare al mondo. Giacomo fa domande, si guarda in giro, riceve solo ostilità fino all’intuizione felice delle ultime pagine che lascio scoprire ai lettori. Scrittura avvincente, capacità di raccontare e intrecciare le storie di tanti personaggi, tra gli altri Filuccia, Rosetta, Adele, Ginevra, Primo, Ermete, tutti bisognosi di aiuto e allo stesso tempo respingenti. Tutti uniti dal fil rouge di un immenso dolore che li accomuna e da un grande senso di irrisolutezza. Merito dell’autrice è essere riuscita con maestria e talento in una narrazione che lascia al lettore il fiato sospeso in un viaggio tra sentimenti contrastanti dai quali emergerà l’empatia e la voglia di riconquistare il bene.
Giulia Morgani è attrice e scrittrice, è nata a Salerno. Si laurea in Scienze delle Comunicazioni a Roma dove attualmente vive. Completa il suo percorso universitario alla Bocconi di Milano. Allieva della scuola Holden, ha collaborato alla stesura di numerose sceneggiature. Nel 2015 scrive e interpreta il film Il guardiano dl ghiaccio, venduto anche all’estero. Il paese dalle porte di mattoni è il suo primo romanzo
Titolo: Il paese dalle porte di mattone Autore: Giulia Morgani Editore: HarperCollins Italia Data di Pubblicazione: maggio 2020 EAN: 9788869055621 ISBN: 8869055620 Pagine: 352 § Formato: brossura
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