Un concerto che vuole essere idea di rinascita e di speranza, che coniuga competenza e passione alla voglia di rimettersi in gioco, che supera i timori e le incertezze e si offre alla città in tutto il suo splendore. E’ l’”Omaggio a Beethoven” che l’Orchestra Filarmonica di Benevento ha portato in scena ieri al Teatro Romano, complice Ferdinando Creta, riconfermato direttore, ben felice di aprire le porte a iniziative di ampio respiro culturale. Al pianoforte Beatrice Rana, giovanissima salentina, virtuosa dello strumento che ha trascinato il pubblico in ripetuti applausi finali ai quali ha risposto concedendo un più che gradito bis. Carlo Rizzari, il direttore dell’Orchestra, sollecitato da Melania Petriello, appassionata presentatrice della serata, ha parlato di un concerto dedicato a Beethoven a 250 anni dalla nascita “come simbolo di rinascita” perché, per analogia con quanto da noi tutti vissuto, il grande compositore “riesce a trasmettere l’idea della capacità di rinascere attraverso le sue note”. Un duo che ha entusiasmato il pubblico, in tanti (seppur in numero ridotto perle norme anticovid che hanno ridotto di tue terzi la disponibilità di posti a sedere). Il Concerto per Pianoforte e Orchestra numero 3 in do minore, op. 37, laSinfonia numero 7 in la maggiore, op. 92, entrambe di Beethoven, questo il programma, per terminare con un omaggio a Mozart, offerto come bis al pubblico.
L’appuntamento è per il prossimo 16 luglio con Paolo Fresu e Luca Aquino diretti dal Maestro Raffele Tiseo, autore anche degli arrangiamenti.
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