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sab 01-08-2020 n.13152, redazione

NEI CANTIERI DELL’ARCA di Nico De Vincentiis (Edizioni Campus)

Dopo la pandemia ecco le “favole” sulle contraddizioni e i mali da evitare per non soccombere sotto gli altri diluvi. E l’annuncio di chi sarà il futuro sindaco.

Nonno e nipotino si confrontano sulla sorte della società locale dopo il diluvio-virus.
Favole raccontate e temute, che inchiodano la città e la comunità civile a un inesorabile destino che sembra escludere la speranza del “niente sarà come prima”.
Tra i protagonisti cavalieri bianchi, neri e grigi, improbabili fatine, la strega Politica, Homo Elettoralis, mostri e mutanti che compongono una storia immobile e soffocante.
Secondo Nico De Vincentiis il contagio vero, per il quale non si starebbe neanche studiando un serio vaccino a causa del conflitto insanabile tra le “aziende produttrici”, è quello che si consuma nelle azioni quotidiane, strisciante e perverso, che ha già finito per creare decine di migliaia di “asintomatici” ma inevitabili vettori di complicità, scorciatoie, corruzione, indifferenza, invidia, pigrizia. In realtà portatori sani di “tentazioni”, provocate o subite, il cui risultato però è lo stesso: l’impossibilità di produrre un reale cambiamento.
Un nonno e un nipotino visitano i cantieri in cui si costruisce un’Arca su cui sistemare e consentire a valori, speranze e nuovi tentativi di cambiamento di attraversare indenni le tempeste e costruire una nuova umanità a partire dalle piccole città-mondo.
Decenni, ventenni, ere geologiche, trasformazioni e salti di specie, ma alla fine sarà il Covid-20 a determinare la vera svolta sociale e politica.
Naturalmente con l’arrivo sulla scena di un nuovo, inaspettato, sindaco della città.


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