Un decalogo è quello che stilano Iole e Sandro agli inizi dei loro incontri clandestini, fugaci ed effimeri eppure così intensi. Un decalogo che promettono reciprocamente di osservare, i cui punti saranno i titoli dei capitoli di “Le regole degli amanti” (Bompiani) di Yari Selevetella. Dieci regole per mettere al riparo del tempo un amore fatto di pochi attimi sottratti al vivere quotidiano, di lunghe attese, di vite parallele di due persone fondamentalmente intrise di egoismo. Sandro, avvocato col desiderio di diventare scrittore vive un matrimonio infelice nonostante la nascita di un figlio, Iole ama i suoi figli e vive con Nicola, suo marito. L’incontro tra i due è casuale, in un maneggio dove lei impara a cavalcare, e gli sguardi si intrecciano in un istante a immaginare ore da trascorrere insieme. Inevitabilmente si innamorano di un amore che non ha abbastanza coraggio da lasciare il quotidiano per diventare unico e per trenta anni si cercheranno, si troveranno in camere d’albergo o in viaggi dai giorni strappati alla realtà. E’ il tempo che governa questo amore che procede tra alti e bassi, scoperte e tradimenti, abbandoni e voglia di ritrovarsi. Ed è quel decalogo che li accompagna per tutti gli anni della maturità fino ai 60 anni di lei e alla sua decisione ultima, ancora una volta incrinata dalle scelte di lui, tra un mare di peonie che conclude la narrazione nell’esatto luogo in cui era cominciata. Un libro che spiazza, che costringe a leggersi dentro, che impone una riflessione sull’amore e sulle possibilità di amore, sul tempo che ci scorre addosso impercettibilmente, sul senso di fallimento e la scoperta di un mondo possibile. Come non essere d’accordo sulle regole del decalogo? Non esistono desideri irrealizzabili: gli amanti realizzano i desideri. Appartenere è un verbo per gli oggetti, non le persone. L’amante non ti apparterrà mai. Tratterai l’amante per quello che sogna di essere, non per quello che gli altri pensano o che la vita impone. E così bisogna trattare sé stessi in presenza dell’amante. Questioni che non riguardano gli amanti: salute, situazione economica, problemi lavorativi, litigi derivati da parentele, amarezze coniugali e familiari. Gli amanti non hanno ricordi e non hanno futuro. Gli amanti hanno solo il presente. Gli amanti leggono. Chi non legge non può essere un vero amante. Gli amanti costruiscono, rivelano e custodiscono segreti. Non li temono, poiché in essi è più vicina la verità. Gli amanti disprezzano il rancore. Se e quando lo provano, lo espellono. La noia non va condivisa tra amanti. La noia merita la solitudine almeno quanto la solitudine merita la noia. Gli amanti sono sempre pronti all’addio. Quando è il momento, sanno viverlo e accettarlo.
Yari Selvetella (1976) è un giornalista e scrittore romano. Collabora con vari programmi della Rai. Esperto di storia della criminalità romana, un tema su cui lavora da molti anni attraverso articoli e libri, tra cui il bestseller Roma criminale (scritto con Cristiano Armati, Newton Compton 2005). Ha scritto anche Banditi, criminali e fuorilegge di Roma. Storie di assassini, rapinatori e ribelli nella città eterna (Newton Compton 2010), Roma. L'impero del crimine. I padroni e i misfatti della capitale (Newton Compton 2011), La maschera dei gladiatori (Carta Canta 2014), La banda Tevere (Mondadori 2015), Rino Gaetano. Il figlio unico della canzone italiana (Bizzarro Books 2017), Le stanze dell'addio.
Titolo: Le regole degli amanti Autore: Yari Selvetella Editore: Bompiani Collana: Romanzi Bompiani Anno edizione: 2020 In commercio dal: 9 settembre 2020 Pagine: 320 p., Brossura EAN: 9788830101753
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