E così anche per i giovani allievi della scuola di Teatro della SOLOT è arrivato il tempo di andare in scena e dopo il tempo fermo della quarantena e lo scorcio d’estate trascorso tra gli impegni delle prove, finalmente oggi il secondo dei due attesi appuntamenti. Nel rispetto rigoroso della normativa antiCovid, immersi nei Giardini del Mulino Pacifico, Mario Canfora, Manuela Grimieri De Ioanni, Nicola Orlacchio, Alessandra Napoletano, Silvia Parrella, Giuseppe Plescia, Glauco Rampone, Emanuela Rapuano, Lucrezia Sassano, diretti da Michelangelo Fetto, hanno portato in scena Boccaccio e il suo Decamerone. Tante le analogie tra quell’ieri e oggi, tanti gli spunti di riflessione in una rilettura di un classico che è diventato sempre di più stringente attualità. Quattro le novelle scelte, in particolare quelle dalle quali si evince la necessità del contatti umano, necessità ancor più sentita oggi, in tempi di distanziamento sociale. Bella la trasposizione che parla del male assoluto, dell’assenza di presente, di speranza di futuro in una serata all’insegna del teatro, forma d’arte dalla quale necessariamente ripartire. A fine serata la consegna dei diplomi a quattro dei giovani attori che hanno completato il loro corso di studi Mario Canfora, Nicola Orlacchio, Emanuela Rapuano e Alessabdra Napolitano.
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