Il Presidente della Provincia di Benevento ha nominato con proprio Decreto il prof. Marcello Rotili, Direttore scientifico del Museo del Sannio, l’Istituto culturale fondato dall’Ente nel 1873. Il prof. Rotili, già Docente universitario Archeologia cristiana e medievale, nell’accettare l’incarico, ha specificato che intende svolgerlo a titolo gratuito e per rendere un servizio alla Città ed al Sannio tutto. Il neo Direttore è stato quindi presentato nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, nel corso di un incontro con la Stampa cui ha preso parte anche Clemente Mastella, Sindaco della Città capoluogo, mentre in Sala erano: il Direttore generale ed il Capo staff della Provincia, rispettivamente Nicola Boccalone e Renato Parente; l’Amministratore unico di Sannio Europa, Società partecipata della provincia per la valorizzazione della rete museale, Giuseppe Sauchella. Di Maria, nel motivare la sua scelta tra una rosa di otto Candidati («tutti di altissimo profilo culturale e scientifico», ha specificato il Presidente), ha voluto ricordare il formidabile rilievo degli studi, delle ricerche e dell’opera del prof. Rotili, che, peraltro, ha collaborato con il “pool” di studiosi individuato per l’inserimento della Lista del Patrimonio Unesco della Chiesa longobarda di Santa Sofia di Benevento, cui è annesso appunto il Museo del Sannio. Inoltre, ha precisato Di Maria, il neo Direttore, per conto della Provincia, ha diretto la Biennale di Studi longobardi svoltasi presso il Museo del Sannio. «Siamo in un momento difficile», ha quindi proseguito Di Maria, ed «il mio auspicio è che Governo e Regioni superino i conflitti di competenza per dare modo a chi agisce sul territorio, a partire dai Sindaci, di programmare un doveroso supporto a chi, più degli altri, è in sofferenza per la pandemia: penso ai commercianti, agli artigiani, ai precari. Mai come ora, servono responsabilità e collaborazione istituzionale». Sul nuovo direttore scientifico Di Maria ha quindi spiegato: «Bastano il nome e il curriculum di Marcello Rotili per giustificare la scelta», ha aggiunto Di Maria. «La professionalità e la competenza che ha infuso Rotili in ogni sua prestigiosa attività sono un valore aggiunto che ci ha spinto a questa collaborazione, che, peraltro, oltre il rimborso delle spese non andrà oltre per quanto concerne i compensi, per deliberata volontà dello stesso prof. Rotili. Recuperiamo con questa nomina anni di ritardi e di assenza in un ruolo direzionale specialistico e specifico nel contesto del patrimonio dell’Ente. Siamo felici e soddisfatti perché si concretizza - ha aggiunto il Presidente della Provincia - quello che è l’asse portante del programma politico: strategia e sinergia per la completa e definitiva valorizzazione del nostro patrimonio culturale, in senso lato. A cominciare dal filone delle tante e preziose testimonianze egizie, oggi ospitate nel museo Arcos, che hanno necessità di vivere di luce propria e di proporsi all’attenzione del mondo. Tante volte — ha continuato Di Maria — ne abbiamo discusso con il Sindaco Mastella e della senatrice Lonardo e oggi, finalmente, mettiamo un importante tassello, viste le riconosciute qualità del nuovo direttore scientifico, a cui assicureremo il massimo supporto». Di Maria ha quindi ricordato le politiche culturali della Provincia sotto la sua presidenza e che hanno visto la più ampia cooperazione tra tutti i Soggetti possessori di beni culturali al fine di realizzare un solo modello di maggiore fruizione dei beni culturali a tutto vantaggio del territorio. Prima di dare la parola al prof. Rotili, Di Maria ha ribadito il leitmotiv del suo mandato politico: «Resto convinto, e spenderò ogni energia, della necessità di un “Contratto istituzionale di sviluppo” per essere tutti protagonisti e tracciare un percorso a medio e a lungo termine, a partire dal segmento culturale. La presenza del prof. Rotili tra i diretti Collaboratori dell’Ente costituisce un tassello di una operazione che mette a disposizione del territorio le professionalità adeguate a definire una strategia di valorizzazione sviluppo delle nostre qualità esclusive dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, ambientale. So anche che, se non sarà modificata la struttura normativa della Provincia voluta dalla “riforma Del Rio”, che ci dà modo di agire solo su delega della Regione, non sarà semplicissimo programmare; ma, di certo, non verrà meno il mio impegno e la collaborazione di tutta la struttura operativa». Il prof. Rotili, intervenendo in Conferenza stampa, si è detto onorato di poter svolgere un ruolo così importante in questo pur difficile momento storico. «Potete esser certi - ha esordito - che lo affronterò con l’impegno che di norma assicuro in ogni incarico, non solo per una questione di “forma mentis”, ma anche perché consapevole del patrimonio straordinario che questa Città e questo Sannio possono vantare agli occhi dell’Italia intera. Si tratta di un insieme di valori che interagiscono e che noi dovremo saper sincronizzare: monumenti, reperti documentali e artistici, pergamene, dipinti, manufatti, paesaggi urbani e agrari legati alle varie fasi storiche, sia per implementare l’attrattività del territorio, sia per assicurare anche una ricaduta sotto il profilo economico. Per quanto riguarda la Sezione Egizia del Tempio isiaco - ha aggiunto il prof. Rotili - mi sembra doveroso porre in essere un ripensamento che ci porti a una nuova, gratificante, impostazione». Infine, il Sindaco Mastella ha dichiarato: «Sono stato allievo del prof. Mario Rotili (docente, sindaco della città e, a lungo, direttore del Museo del Sannio), ragion per cui la nomina di Marcello mi trova entusiasta, anche per il patrimonio di conoscenze che ha sempre saputo mettere a disposizione della città». Il Sindaco ha aggiunto: «Per quanto di nostra competenza parteciperemo a tutto ciò che avrà i crismi della cooperazione istituzionale, e a maggior ragione lo faremo perché questa stagione così complicata ci possa regalare una nuova visione di città, spingendoci a percorrere ogni strada che restituisca la vera e inimitabile cifra culturale di Benevento».
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