L’idea è di quelle vincenti: portare poesie nei luoghi di transito come le metropolitane e trasmetterle dai monitor che in genere inondano i passeggeri d pubblicità. Parlare di temi importanti, poesia civile, e mediarli attraverso il testo poetico che dà forza e incisività, essere resistenti attraverso la forza della poesia. Così undici campani Alessandro Bruno, Milena Di Rubbo, Maria Pia Dell’Omo, Antonio Di Lorenzo “Dopamina”, Andrea Doro, Stella Iasiello, Claudio Lamberti, Alfredo Martinelli, Massimiliano Mazzei e Fabio Napodano, tutti in qualche maniera legati del collettivo Caspar Campania, chiamati a registrare dei video poetici da Videometrò News Network, si sono prestati alla resistenza poetica per un progetto partito con circa un anno di ritardo a causa della pandemia. Ai testi si sono aggiunte le musiche originali composte ed eseguite da Marco Sica (Channel E3) e Luigi Ferrara e per tre mesi saranno in onda sulle infrastrutture di trasporto su ferro della Metropolitana di Napoli Linea1, Funicolari di Napoli, Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea. Importanti i temi trattati: la donazione di organi, i disturbi mentali, gli abusi sessuali, le tematiche di genere e la dimensione umana dell’amore come strumento di conoscenza, di sé, dell’altro, della propria città o di tutte le mete possibili che a volte pescano nel vissuto dei protagonisti. “Il mio testo si ispira alla vera storia di un’ amica – racconta Milena Di Rubbo alla quale è spettato l’onore del primo video messo in onda – Sono stata toccata dall’altruismo di chi per lei, alla sua morte, ha scelto di donare gli organi per permettere ancora che un cuore battesse!” "Grazie alle sensibilità e la professionalità di Luciano Colella,direttore tecnico di Videometrò, e di tutto lo staff – dichiara sui media Stella Iasiello del collettivo Caspar– le nostre performance diventano vere e proprie videoistallazioni artistiche. Un filo rosso tra quello che proponiamo da anni e ciò che abbiamo in animo di continuare a fare: lasciare che le persone si avvicinino alla poesia, in contesti insoliti, in maniera casuale. Una interruzione del quotidiano che, per quanto attraente o piacevole, possa essere un momento di contatto con la propria interiorità e, di conseguenza, stimolare il senso di appartenenza alla comunità". “E’ bellissimo riuscire a diffondere poesia e soprattutto legarla a temi così delicati in luoghi di passaggio – spiega ancora Milena Di Rubbo - E’ come lanciare un forte messaggio di resistenza !”
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