Un libro che parla della pandemia ma che non è un libro sulla pandemia. "Tredici lune" (Nottetempo) di Alessandro Gazoia è anche e forse soprattutto il pretesto per rintracciare pensieri, memorie, prospettive del protagonista alle prese con il male del secolo, costretto come tutti alla solitudine del lockdown. Un isolamento forzato in cui combatte con un altro sé che “gli impone“ azioni che non sceglierebbe mai di fare. Da lontano Elsa con la quale era nato un rapporto destinato a durare e che invece ha scelto di tornare dagli anziani genitori prime della chiusura forzata delle Regioni. Intorno il suo mondo, quello dell’editoria, il protagonista è un editor, alle prese con i capricci bizzarri degli scrittori, con una crisi del settore che vede l’impossibilità di promuovere i nuovi libri, con la tragicità di momenti inaspettati. Bella l’idea del libro nel libro, le Microdemie che puntellano l’intera narrazione e che offrono flash di vita quotidiana la tempo del Coronavirus (e in tanti in quel periodo si sono cimentati con la scrittura come mezzo di sopravvivenza al pari dei cori dalle finestre). Il tutto nel 2020, l’anno delle tredici lune dal nefasto presagio che è un chiaro rimando al film omonimo “ Un anno con tredici lune” di Fassbinder con la speranza che ciò che è stato non sia più. Il libro è stato proposto al premio Strega 2021da Gaia Manzini
Titolo: Tredici lune Autore: Alessandro Gazoia Editore: Nottetempo Collana: Narrativa Anno edizione: 2021 In commercio dal: 28 gennaio 2021 Pagine: 204 p., Brossura EAN: 9788874528820
Alessandro Gazoia Laureato in Filosofia della Scienza, Letteratura Italiana e in Informatica, scrive di giornalismo, media, informatica soprattutto su proprio blog Jumpinshark. Nel 2013 ha pubblicato per minimum fax l'ebook Il web e l'arte della manutenzione della notizia. Nel 2014 esce il saggio Come finisce il libro, edito sempre da minimum fax.
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