“Siamo in una società ancora piramidale e tanta strada abbiamo da percorrere”, è questa la conclusione cui si è giunto al termine dell’incontro che Stregati da Sophia ha organizzato on line oggi pomeriggio. Dacia Maraini e Chiara Valentini al centro del discorso in un giorno che è dedicato alle donne e che non deve essere percepito come unica realtà ma come inizio di un percorso di consapevolezza che continui durante tutto l’anno. All’incontro, come sempre introdotto da Carmela D’Aronzo, presidente dell’associazione organizzatrice, hanno partecipato Cristina Ciancio, Docente Storia del diritto medievale e moderno- Università degli studi del Sannio e Eugenio Murrali, Scrittore e giornalista. “Il coraggio delle donne”, ultimo libro delle due ospiti, è una riflessione sulle donne, è mettere l’accento su tutte le piccole grandi azioni che queste hanno compiuto nel corso dei secoli per determinarsi e soprattutto determinare un cambiamento culturale che permettesse loro di essere considerate persone. Nomi noti o meno noti di donne forti che hanno osato perché hanno sperato in un futuro diverso, perché si sono ribellate alla non-considerazione. Un libro necessario, da leggere per chi quelle storie le conosce, per chi ha compiuto le stesse battaglie, per le nuove generazioni perché conoscano quante lotte ci sono state per premettere loro una vita diversa e soprattutto una diversa considerazione e per far capire che ancora, purtroppo, c’è tanta strada da fare per colmare la disparità tra generi in famiglia, nel mondo del lavoro, nella società! L'incontro è poi continuato mettendo l'accento sulle tante tematiche legate al mondo femminile a cominciare dal linguaggio e dalla necessità di declinare correttamente i termini al femminile così come ce lo consente la grammatica italiana. Il prossimo appuntamento con Dacia Marini è per il 12 giugno quando si porterà in scena un lavoro teatrale a partire dai suoi libri per i bambini.
Il prossimo incontro per Stregati da Sophia è per mercoledì 10 marzo con la Lectio Magistralis di Paolo Amodio “Respondeo ergo sum”
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